Undici nuovi ministri straordinari della Comunione

Sabato in Seminario l'annuale giornata di spiritualità con il conferimento del mandato: riconferma per altri 51 ministri

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Nel pomeriggio di sabato 22 giugno, presso il Seminario vescovile di Cremona, dalle 15 alle 17.30, si terrà l’annuale incontro del ministri straordinari della Comunione, promosso dall’Ufficio diocesano per il Culto divino diretto da don Daniele Piazzi. L’evento – dopo il momento di accoglienza dalle 14.30 – inizierà con la meditazione biblica proposta dal rettore del Seminario, don Marco D’Agostino, nel salone della struttura di via Milano 5. A seguire, alle 16, in cappella, il vescovo Antonio Napolioni presiederà i Primi Vespri della solennità del Corpo e del Sangue del Signore. Nel corso della celebrazione sarà conferito il mandato ai nuovi ministri: accanto ai 51 che rinnoveranno l’incarico per un altro quinquennio, altri 11 lo riceveranno per la prima volta: si tratta di 6 laici e 5 religiose.

 

Di seguito una sintesi delle disposizioni diocesane riguardanti i ministri straordinari della Comunione.

Il senso del ministero Questo ministero straordinario, quindi suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti, richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. Esso impegna laici o religiosi a una più stretta unità spirituale e pastorale con le comunità nelle quali svolgono il loro apostolato. Anche questo ministero straordinario richiede una preparazione pastorale e liturgica, nella quale si pone in luce il vincolo che esiste fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra l’assemblea radunata nel giorno del Signore e la vittoria pasquale sulla morte e sul male, fra l’effusione dello Spirito e l’annunzio ai fratelli della lieta novella di liberazione e di guarigione. La Comunione ai malati a partire dalla Messa domenicale, è una espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucaristia. Il servizio dei ministri straordinari che reca il duplice dono della Parola e della Comunione eucaristica, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i nostri dolori.

Criterio per la scelta dei ministri straordinari è la scelta di laici che si distinguono per fede, vita cristiana e condotta morale, soprattutto tra chi è già stimato dalla comunità locale.

Preparazione dei ministri straordinari I parroci e le superiore delle case di cura devono presentare specifica domanda all’Ordinario. I nuovi candidati sono tenuti a partecipare al corso di formazione diocesano, incentrato sulle dimensioni teologiche dell’Eucaristia e del culto eucaristico fuori della Messa, sulla spiritualità dei ministeri ecclesiali, sui riti della Comunione fuori della Messa, del Viatico e della esposizione eucaristica, sulle dimensioni psicologiche e pastorali della cura dei malati e degli anziani.

Le competenze dei ministri straordinari della Comunione Quando manca il presbitero, il diacono o l’accolito, i ministri straordinari della Comunione hanno facoltà di distribuire la Comunione: durante la celebrazione della Messa, a motivo di un grande affollamento di fedeli oppure per qualche particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il celebrante; fuori della celebrazione della Messa, soprattutto in forma di Viatico, a malati in pericolo di morte, oppure quando il numero degli infermi e degli anziani, soprattutto negli ospedali o in istituti simili, richieda l’opera di più ministri. Il ministro straordinario può esporre e riporre l’Eucaristia per l’adorazione dei fedeli.

Durata del ministero I ministri straordinari della Comunione eserciteranno il loro ministero per tre anni dalla loro prima presentazione e istituzione. Se presentati ulteriormente dopo la scadenza del triennio il ministero verrà conferito per un quinquennio rinnovabile.

Modo per distribuire l’Eucaristia a malati e anziani Occorre seguire le indicazioni rubricali del Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico ai nn. 19-22, in particolare: «Quando la santa comunione viene distribuita fuori dalla chiesa, si prepari un tavolo adatto, coperto di tovaglia; si pensi anche a procurare i ceri… Le specie eucaristiche per l’amministrazione della comunione fuori della chiesa si rechino in una teca o in un altro contenitore debitamente chiuso». Quanto al giorno nel quale portare la Comunione non ci sono restrizioni se non l’antica consuetudine di non portare la comunione il Sabato Santo se non in forma di Viatico. È comunque auspicabile che la Comunione sia portata nel giorno domenicale per esprimere più chiaramente il legame tra assemblea eucaristica e fratelli e sorelle che desiderano parteciparvi, ma ne sono impediti. Quanto alla veste la Conferenza Episcopale Italiana non ha prescritto alcun abito liturgico: il ministro straordinario sia comunque attento a vestirsi decorosamente.

TeleRadio Cremona Cittanova
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