Un centinaio di giovani a Rivolta per il “Se non così… come?”

Sabato 15 ottobre nella casa madre delle Suore Adoratrici si è tenuto il primo appuntamento di ascolto della Parola e di adorazione eucaristica

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Sabato 15 ottobre un centinaio di giovani ha scelto di passare la serata in compagnia del Signore,  in ascolto della sua Parola, in adorazione del suo Corpo. L’incontro ha visto la Casa Madre delle Suore Adoratrici riempirsi di volti e di voci giovani, provenienti da diverse parrocchie della diocesi di Cremona, Modena, Como e Milano. L’accoglienza, nella suggestiva cornice del chiostro, ha dato la possibilità ai ragazzi di rivedersi e di assaporare la gioia dell’amicizia che ha tra i suoi ingredienti anche la fede in Dio.

«In Lui, vita nuova»: questo lo slogan che ha accompagnato l’undicesima edizione del “Se non così… come?”, l’evento per i giovani organizzato dalle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda.

Due gli stand che i giovani hanno visitato nel momento iniziale: quello relativo all’esperienza missionaria in Camerun, che alcuni ragazzi hanno vissuto quest’estate, in un villaggio disperso nella foresta, dove hanno potuto proporre l’esperienza del Grest; lo stand di Casa Famiglia Spinelli, dove un altro gruppo di ragazzi sta vivendo l’esperienza di dono, servizio e condivisione fianco a fianco con anziani e disabili.

Momento forte è stato quando, interrotta la musica che creava clima di festosa accoglienza, suor Stefania Peri, responsabile della Pastorale giovanile vocazionale delle Suore Adoratrici, ha richiamato l’attenzione per un saluto di benvenuto e per dare la parola al vescovo Antonio. Un video, breve ma pregnante di affetto e di presenza, ha permesso al Vescovo di richiamare ai giovani l’importanza di una fede vissuta e declinata tra ferialità e straordinarietà, tra la festa e il quotidiano, tra la gioia e la fatica. Quindi ha ricordato ai giovani la proposta del Sinodo diocesano come momento forte, per tutta la Chiesa di Cremona, di rinnovamento di una comunità che vuole andare a cercare e incontrare i propri giovani.

E proprio il tema della ricerca ha fatto da filo conduttore alla proposta di meditazione sulla Parola di Dio tenuta da don Marco Cairoli, biblista della diocesi di Como. Il brano di Zaccheo è stata la cornice della riflessione, per portare i giovani a “gustare lo sguardo di Dio sulla propria vita, quello sguardo da cui lasciarsi incontrare per costruire poi, insieme a Lui, una vita nuova”. Il tempo della meditazione ha quindi lasciato spazio al momento di convivialità attorno a una tisana. Durante questo momento di fraternità, ogni giovane ha potuto scrivere un messaggio di “vita nuova”, come augurio, testimonianza o incoraggiamento, che saranno poi consegnati alle ragazze della comunità di Marzalengo e agli ospiti della comunità Approdo di Rivolta d’Adda, tutti in cerca di una novità di vita in una esistenza ferita.

Il momento centrale della serata è stato infine quello dell’adorazione eucaristica. Nel silenzio della notte, ricchi della Parola ascoltata e della comunione sperimentata, i giovani hanno sostato davanti a quel Pane eucaristico che, ancora una volta, li ha accolti in personale conversazione d’amore. Nel chiostro, le tende delle confessioni hanno visto un’ininterrotta catena di giovani accostarsi al sacramento della misericordia, punto forte della possibilità di vivere una vita nuova.

Lo stile della semplicità, senza grandi colpi di scena, una proposta fondata su quell’essenzialità che porta il cuore al centro del Mistero, si sono rivelati ancora una volta punti vincenti per tanti giovani che, in mezzo al frastuono del quotidiano, hanno avuto il coraggio di fermarsi ad ascoltare una Parola, ad accogliere un Mistero, a lasciarsi toccare la vita.

Le proposte delle Suore Adoratrici continuano ora con i cammini proposti, tra cui ogni giovane può scegliere quello che più gli si addice: il “Dietro a me”, itinerario di approfondimento spirituale; il “Mani in pasta” percorso di servizio pressi disabili, l’esperienza di servizio in Africa, a Marzalengo, a Casa Famiglia Spinelli; il “Due in Uno”, cammino di accompagnamento per fidanzati e giovani coppie; il “Pane e Vangelo”, l’incontro con la Parola di Dio. Non mancheranno altri momenti forti, come la proposta “Con lo Spirito giusto”, gli esercizi ignaziani guidati a Lenno in dicembre e in agosto.

Insomma, possibilità di vita nuova non mancano, da vivere nel quotidiano e magari da cercare con coraggio in esperienze forti, perché il Signore, come a Zaccheo, possa dire ad ogni giovane: “Voglio fermarmi a casa tua”. E la risposta, nata da un cuore traboccante di gioia, non può che essere una porta spalancata.

Photogallery del “Se non così… come?” 2016

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