Trigolo in festa per il beato padre Arsenio

Il 19 novembre il vescovo Napolioni ha presieduto la Messa di ringraziamento per la beatificazione del frate trigolese

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Grande festa per la comunità parrocchiale di Trigolo che domenica 19 novembre ha ospitato il vescovo Antonio Napolioni che ha celebrato, nella chiesa parrocchiale, la solenne Messa di ringraziamento per la beatificazione di padre Arsenio da Trigolo, alla presenza della superiora generale delle Suore di SS. Maria Consolatrice e di numerose consorelle appartenenti alla congregazione fondata dal Beato trigolese.

Al suo arrivo sul sagrato della parrocchiale il Vescovo è stato accolto dalle note del Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli” diretto dal maestro Vittorio Zanibelli che ha successivamente intrattenuto i presenti al termine della celebrazione.

A fare gli onori, con il parroco don Vilmo Realini, il diacono Raffaele Ferri, alcuni frati cappuccini, ordine al quale apparteneva il Beato, il sindaco Christian Sacchetti e il vicesindaco Paola Biaggi.

La celebrazione è stata animata dalla Schola cantorum parrocchiale “Monsignor Corrado Moretti” diretta da Giovanna Stanga, accompagnata all’organo da Marco Dossena e dal gruppo musicale dei ragazzi dell’Oratorio diretti da Sergio Guerrini.

In una chiesa parrocchiale gremita anche da molti bambini, il Vescovo ha risposto al saluto di benvenuto del parroco ricordando i tratti salienti del percorso di don Giuseppe Migliavacca, sacerdote diocesano, poi gesuita e infine francescano con il nome di padre Arsenio.

Nell’omelia il Vescovo, traendo spunto dalle letture e dal Vangelo, ha tracciato brevemente le qualità di padre Arsenio ricordando le virtù dell’umiltà e della carità che ne hanno caratterizzato l’esistenza, sottolineando come il “timor di Dio”, l’atteggiamento secondo cui il fedele vive costantemente considerandosi sotto lo sguardo del Signore, preoccupato di piacere più a lui che agli uomini, fosse il filo conduttore della vita del Beato, un carisma e uno stile quello di Arsenio da Trigolo che appare di stringente attualità per lo stile di sacrificio gioioso e allo stesso tempo austero più volte auspicato anche da Papa Francesco.

Al termine in Oratorio tutta la comunità si è stretta intorno al Vescovo per un momento conviviale.

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