Tds, online la testimonianza di Pietro Gamba, il medico dei “campesonos” (AUDIO)

Il missionario bergamasco da 34 anni opera ad Anzaldo, una delle zone più povere e isolate delle Ande Boliviane

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La terza domenica di dicembre il percorso “Traiettorie di sguardi” ha scelto di celebrare l’Avvento attraverso la testimonianza di Pietro Gamba, medico bergamasco in missione da 34 anni ad Anzaldo, una delle zone più povere e isolate delle Ande Boliviane. La sua esperienza in Bolivia è stata mostrata anzitutto attraverso il filmato “Una vita per gli altri” di Adriano Zecca, poi arricchito dalle parole del protagonista.

La sua missione prende forma già a partire dal 1975, quando, nei panni di un giovane perito meccanico inquieto e desideroso di andare oltre ad una quotidianità comoda, sicura e prevedibile, si reca, come diversivo al servizio militare, a Challviri, dove convive con i “campesinos”. Questa esperienza si rivela fondamentale per il giovane Pietro che, a contatto con una realtà drammatica in cui i bambini hanno solo il 50% di possibilità di rimanere in vita entro i 5 anni, sceglie di dedicare la sua vita agli ultimi della terra.

Torna, quindi, in Italia per laurearsi in medicina. Una volta terminati gli studi universitari, nel 1985, fiducioso, riparte per la Bolivia. Decide di recarsi ad Anzaldo, paese senza acqua, luce, strade né servizi a circa 70 km dalla città di Cochabamba, dove l’anno successivo apre una clinica ospedaliera, con l’aiuto di alcuni amici e collaboratori bergamaschi e grazie al riutilizzo di numerosi macchinari scartarti da altri ospedali.

In questa missione, Pietro non è solo: la moglie Margarita, boliviana, ne sposa la causa, diventando supporto indispensabile al suo operato. Con lei, anche molti collaboratori e specialisti che dall’Italia sostengono la clinica fornendo materiale, fondi e competenze.

Ne è un esempio la storia di Noemi, operata all’anca grazie a una protesi inviata gratuitamente da Milano. Oppure la guarigione di Elias, il quale ha subito un triplo ricambio valvolare grazie alla collaborazione con la comunità medica italiana. O anche l’esperienza di Edwin che, una volta operato per un osteosarcoma al Rizzoli di Bologna, è potuto tornare in Bolivia.

È in questo modo, testimonia Pietro Gamba, che Anzaldo si è paradossalmente trasformato da margine a “centro del mondo”: la sua è diventata una missione di molti, allargandosi oltre i confini della stessa Bolivia e dando vita ad una vera e propria rete, ad un contatto senza frontiere, a dei legami di bene tra Paesi diversi.

Nel 2010, a Bergamo, si costituisce così la Fondazione Pietro Gamba Onlus per poter contribuire e sostenere la sua missione in Bolivia, ma soprattutto per garantirne la continuità, il cui valore, afferma Pietro Gamba, sta soprattutto nell’eredità spirituale, morale ed evangelica dell’esperienza da lui vissuta.

La testimonianza si è conclusa con un importante monito: «La vita è un regalo che Dio ci fa. La forma in cui la viviamo è il regalo con cui possiamo contraccambiarlo».

 

Ascolta la testimonianza di Pietro Gamba

 

L’intervista a Pietro gamba su Riflessi Magazine

TeleRadio Cremona Cittanova
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