Successo a Bozzolo per «Nostro Fratello Giuda»

La famosa omelia di don Mazzolari è stata messa in scena il 3 marzo dal maestro Giuseppe Pasotti

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Chiesa arcipretale di San Pietro a Bozzolo gremita nella serata di venerdì 3 marzo con la presentazione di don Gianni Macalli dell’applaudita anteprima della nuova produzione teatrale del maestro Giuseppe Pasotti.  L’uomo di teatro di Concesio, il centro bresciano che ha dato i natali a Paolo VI, accompagnato dall’interprete Maddalena Ettori e da Morris e il suo corpo di ballo con scenografie e audio di Mario Bresciana, ha messo in scena “Nostro fratello Giuda”. Opera tratta dall’omelia di don Primo Mazzolari del Giovedì Santo, 3 aprile 1958, registrata personalmente dal segretario della Fondazione Mazzolari Giancarlo Ghidorsi, allora quindicenne, su magnetofono Geloso.

«I quattro ballerini vestiti di nero rappresentano i guerrieri plagiati da Satana che vagano nel buio alla ricerca della luce di Cristo – ha spiegato Pasotti -. Poi c’è una lunga fune distesa per terra che funge sia da rete sia da cappio, alla quale sono legati dodici chiodi che rappresentano gli apostoli traditori del Cristo. Il chiodo più grosso è Giuda, impossessato da Satana».

«Voi vedrete che ci sono due patiboli, c’è la croce di Cristo; c’è un albero, dove il traditore si è impiccato – ha drammatizzato Pasotti -. Povero Giuda. Povero fratello nostro. Il più grande dei peccati, non è quello di vendere il Cristo; è quello di disperare».

Il lavoro segue l’opera prima “Confiteor”, tratta dal libro di don Mazzolari “La più bella avventura” (1934) riferita alla parabola del “Figliol Prodigo” in scena alla Cattedrale di Cremona nella serata di sabato 1 aprile, e segna un itinerario di maturazione artistica del gruppo bresciano che porterà l’opera in tutta Italia.

L’accoglienza del numeroso pubblico bozzolese, che ha assistito all’evento in luogo della consueta Via Crucis del venerdì, é stata molto calorosa. Tra i circa 200 presenti molto interessati alla suggestiva estrapolazione tanto da chiedere un bis dell’ultima coreografia, le suore di Maria Bambina, il sindaco facente funzioni Cinzia Nolli e l’on. Giuseppe Torchio.

Giulia Orlandi

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