Settimana Santa, le disposizioni per le Parrocchie

Le indicazioni concretizzano per la Diocesi di Cremona le norme date dalla Congregazione per il Culto Divino e precisate successivamente dalla Conferenza Episcopale Italiana

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Le indicazioni che seguono concretizzano per la Diocesi di Cremona le norme date dalla Congregazione per il Culto Divino in data 25 marzo 2020 e precisate successivamente dalla Conferenza Episcopale Italiana. «Chiedo a tutti – scrive il Vescovo – di attenersi correttamente a quanto ci consentirà di vivere in comunione il tesoro della nostra fede».

 

 

Le chiese, secondo le disposizioni dell’autorità, salvo cambiamenti ulteriori, e al di fuori delle celebrazioni, rimangono aperte solo se si garantiscono tutte le necessarie misure igienico-sanitarie e si evitano assembramenti e contatti tra le persone. Non si organizzino perciò celebrazioni della penitenza, distribuzioni di rami di ulivo, adorazioni eucaristiche, adorazioni della Croce, esposizioni del Cristo morto o Via Crucis.

 

Nelle Unità pastorali e nelle Parrocchie la Messa della Domenica delle Palme, la Messa nella cena del Signore, la Celebrazione della Passione del Signore, la Veglia Pasquale e la Messa della Pasqua di Resurrezione si possono celebrare, ma tutte in assenza di popolo, evitando la concelebrazione qualora non fosse possibile adottare il rispetto delle misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica.

Ogni parroco è invitato a celebrare nella propria chiesa parrocchiale. I responsabili di Unità pastorali decidono in quale chiesa celebrare, evitando la duplicazione delle celebrazioni.

Nell’osservanza delle identiche misure, per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante è possibile la partecipazione – al massimo – di un diacono, di un ministrante, oltre che di un lettore, un cantore, un organista.

Per vivere maggiormente la comunione diocesana, piuttosto che moltiplicare le celebrazioni parrocchiali in streaming, è opportuno sintonizzarsi con la celebrazione della Veglia pasquale in Cattedrale, e privilegiare semmai la dimensione parrocchiale per la Messa del giorno di Pasqua.

La Domenica delle Palme si celebra nella chiesa parrocchiale, l’ingresso del Signore in Gerusalemme viene invece commemorato in forma semplice (terza forma del Messale Romano). Non si tiene quindi alcuna benedizione e distribuzione degli ulivi benedetti, che semmai potrà essere rimandata ad una celebrazione successiva, al termine dell’emergenza sanitaria, in tono di ringraziamento, richiamando l’evento della fine del diluvio annunciato da una colomba con nel becco un ramoscello d’ulivo.

Per la Messa nella Cena del Signore, il Decreto concede in via straordinaria ai presbiteri la facoltà di celebrare senza concorso di popolo. Siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel tabernacolo.

Il Venerdì santo la celebrazione della Passione del Signore si svolge secondo i Libri liturgici. L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante. Alla preghiera universale si aggiunga un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti” (scarica qui in formato.docformato.pdf).  Al di fuori delle celebrazioni si può esporre nelle chiese il Crocifisso, evitando la pratica devozionale del bacio. Ovviamente, non sarà possibile attuare quest’anno la colletta per la Terra santa.

La Veglia Pasquale sarà celebrata solo nella Cattedrale ed eventualmente nelle Chiese Parrocchiali. Per l’“Inizio della veglia o lucernario” si omette l’accensione del fuoco, si accende il cero e, senza la processione, si continua con il preconio e la liturgia della Parola. Per la “Liturgia battesimale” si mantenga soltanto il rinnovo delle promesse.

Si ricorda che, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi (cfr. Sacramento dell’unzione e cura pastorale degli infermi, Introduzione, n, 21 e 77bis).

 

Le comunità religiose possono celebrare il triduo pasquale nelle proprie case, nella misura in cui il presbiterio locale può provvedere alla presenza di un presidente delle celebrazioni.

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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