Semi di futuro: diffuso il messaggio per la 66ª Giornata nazionale del Ringraziamento

Si celebrerà domenica 13 novembre, nel contesto dell'anno internazionale dei legumi voluto dall'ONU, sul tema “Tu fai crescere l’erba per il bestiame e le piante che l’uomo coltiva per trarre cibo dalla terra”

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Domenica 13 novembre si celebra la 66ª Giornata nazionale del Ringraziamento, dal titolo “Tu fai crescere l’erba per il bestiame e le piante che l’uomo coltiva per trarre cibo dalla terra” (Sal 104,14). In vista della Giornata è stato diffuso il messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, nel quale si evidenzia come “Nella fertilità della terra che ci dà di che vivere lo sguardo credente scorge un’espressione forte dell’amore di Dio per le sue creature, cui nella preghiera si indirizza il ringraziamento”.

Nell’anno che l’Assemblea dell’ONU ha voluto dedicare ai legumi, i Vescovi incaricati della pastorale sociale e del lavoro allargano lo sguardo a un ampio orizzonte che “sta ispirando opere concrete nella diversificazione dei modelli di produzione e consumo del cibo, come la ri-valorizzazione dei mercati locali, l’inclusione di soggetti socialmente deboli o svantaggiati nell’agricoltura sociale, le iniziative per la legalità e il recupero all’attività agricola dei terreni confiscati alle varie mafie, l’impegno per la trasparenza dell’informazione ai consumatori”.

L’obiettivo indicato dai Vescovi, attraverso “un impegno formativo ed educativo”, è quello di “una sana nutrizione che recupera la sobrietà delle tradizioni alimentari, apre spazi di diversificazione a favore delle produzioni tipiche e locali, risponde alle domande della società civile sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, del ciclo dei prodotti, con particolare riguardo al cambiamento climatico.”

“La sola attenzione ai legumi non basta – evidenzia il testo dei Vescovi –: focalizzare lo sguardo su di essi è piuttosto un’occasione importante per tornare a meditare su una realtà complessa che coinvolge stili di vita, forme della produzione, legami con la terra, relazioni tra persone e famiglie”.

“Abbiamo bisogno – si legge nel messaggio – di una spiritualità del coltivare la terra, che ci aiuti a riscoprirla come madre e a lavorarla in modo sostenibile. Dobbiamo riscoprire la nostra condizione di figli che tramite essa ricevono grati ogni giorno dal Signore ‘vino che allieta il cuore dell’uomo, olio che fa brillare il suo volto e pane che sostiene il suo cuore’. ‘Figli’ che lavorano, rendono fertile e custodiscono il dono della terra attraverso la rete delle imprese agricole familiari, dove esso può farsi presente nel contesto di relazioni umane improntate alla gratuità e alla condivisione, rese fertili dal grande dono che Dio ci fa del suo amore misericordioso”. Questa, si precisa nel Messaggio, “è la ricchezza a cui volgiamo lo sguardo, che invochiamo in questa Giornata del Ringraziamento”.

Questa visione complessiva “sta ispirando opere concrete nella diversificazione dei modelli di produzione e consumo del cibo, come la ri-valorizzazione dei mercati locali, l’inclusione di soggetti socialmente deboli o svantaggiati nell’agricoltura sociale, le iniziative per la legalità e il recupero all’attività agricola dei terreni confiscati alle varie mafie, l’impegno per la trasparenza dell’informazione ai consumatori”.

Quest’ultimo è “un impegno formativo ed educativo indispensabile per una sana nutrizione che recupera la sobrietà delle tradizioni alimentari, apre spazi di diversificazione a favore delle produzioni tipiche e locali, risponde alle domande della società civile sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, del ciclo dei prodotti, con particolare riguardo al cambiamento climatico; richieste essenziali per rendere effettiva una responsabilità sociale d’impresa e un consumo responsabile all’altezza delle sfide dei tempi e del dono della terra e dei suoi frutti”.

Il testo integrale del messaggio

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