Sant’Ilario-Giona, l’integrazione che va il gol

Andrea Franzini racconta a RCN l'esperienza della squadra di calcetto che nel campionato CSI promuove l'integrazione dei ragazzi stranieri attraverso lo sport

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«Lo sport è egualitario». Così dice Andrea Franzini mentre parla della squadra di calcetto Sant’Ilario-Giona, nata all’interno della cooperativa Nazaret di cui fa parte. Una squadra tutta particolare, perché composta praticamente tutta da giocatori stranieri. In linea con la mission della cooperativa che « già da tantissimi anni accoglie minori stranieri non accompagnati» e che è impegnata nella tutela di minori italiani di seconda generazione.

Ne ha parlato con Chiara Allevi ai microfoni di CentroCampo, la trasmissione radiofonica in onda tutti i mercoledì dalle 19.00 su RCN: l’obiettivo principale della squadra è quello di «costruire uno spazio di sport competitivo per i ragazzi che ancora non riescono ad inserirsi nel tessuto sportivo locale» a causa di una burocrazia che rende difficile l’iscrizione in una società sportiva a un minore non accompagnato. Grazie alla costituzione della società sportiva, legata al CSI con il quale condivide i valori riassumibili nel motto «lo sport per tutti», questi ragazzi hanno la possibilità di giocare in una squadra che «non crea uno spazio di ghetto: i ragazzi che stanno in Italia sono in Italia e lo spazio del campionato è uno spazio nel quale loro possono anche convivere in modo uguale in un processo sportivo che li porta a comprendere le dinamiche di rapporto con le altre persone».

Ascolta qui la puntata

Le valenze educative e sociali sono tante: «La prima è far si che i ragazzi non italiani – noi ne abbiamo di sei nazionalità diverse – imparino la convivenza nella diversità. Uno degli altri obiettivi è di portare la diversità dentro il tessuto sociale». Per questo Andrea spera che presto i suoi ragazzi possano entrare a far parte di altre squadre ed essere così pienamente integrati nel tessuto sociale e sportivo.

Ma l’integrazione non è solo un sogno lontano per la Sant’Ilario-Giona. Anche se i giocatori sono tutti stranieri, ruotano attorno ad essa numerosi volontari italiani che occupano le varie mansioni: dall’allenatore alla dirigenza. La squadra, racconta il giovane portiere – anche lui ospite della puntata – è al quarto posto e ha tutte le carte in regola per salire ancora la vetta della classifica del campionato.

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