San Francesco di Sales, martedì al Monastero della Visitazione la chiusura dell’anno giubilare con il Vescovo

Alle 18 la Messa presieduta da monsignor Napolioni: invitati i giornalisti, che hanno come patrono il santo fondatore dell'Ordine claustrale

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Ricorre il 24 gennaio la memoria liturgica di san Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e fondatore dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria. Una ricorrenza che al Monastero della Visitazione di Soresina segna la chiusura dell’Anno giubilare dedicato proprio a san Francesco di Sales, iniziato esattamente un anno fa in occasione del quarto centenario della morte (28 dicembre 1622). Un’occasione resa ancor più significativa dall’arrivo a Soresina di una reliquia del santo.

In questo contesto martedì 24 gennaio alle 17 nella chiesa monastica di via Cairoli, a Soresina, inizierà la preghiera di adorazione che accompagnerà alle 18 quando il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia.

L’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi e la Comunità claustrale con la superiora madre Maria Teresa Maruti hanno esteso l’invito alla celebrazione a tutti i giornalisti del territorio per condividere insieme la memoria del santo patrono e fondatore.

Proprio nella ricorrenza di san Francesco di Sales sarà diffuso, come ogni anno, il messaggio che il Santo Padre Francesco propone in vista della 57esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebrerà il 21 maggio 2023. Il tema “Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)” – già anticipato dalla Sala Stampa della Santa Sede – si collega idealmente a quello dello scorso anno (“Ascoltare con l’orecchio del cuore”) inserendosi nel cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione del Sinodo dell’ottobre 2023. Parlare con il cuore significa “rendere ragione della speranza che è in noi” (cfr 1Pt 3,14-17), utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro. In un tempo contraddistinto da polarizzazioni e dibattiti esasperati che esacerbano gli animi siamo dunque invitati ad andare controcorrente. E proprio a noi giornalisti è richiesto uno sforzo ulteriore, facendo della nostra professione una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano.

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TeleRadio Cremona Cittanova
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