Processione del Corpus Domini a Borgo Loreto. Il Vescovo: «Il suo corpo deve nutrire tutti. Parte da qui la missione»

Nella serata di giovedì 30 maggio a Cremona il consueto appuntamento del Corpus Domini, quest'anno nella periferia della città e nel contesto delle celebrazioni dei 400 anni del Santuario lauretano

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Nella serata di giovedì 30 maggio il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto a Cremona la celebrazione del Corpus Domini con l’Eucarestia nella chiesa cittadina di Borgo Loreto seguita dalla processione per le vie del quartiere e terminata con le benedizione eucaristica.

La scelta di vivere l’annuale processione cittadina a Borgo Loreto, nell’unità pastorale “Madre di Speranza” (San Bernardo, Borgo Loreto, Zaist e Maristella), nella periferia di Cremona, anziché nel centro cittadino, è stata mossa dal desiderio di dare un segnale di Chiesa “in uscita” e nello stesso tempo di valorizzare il quarto centenario dalla costruzione del Santuario lauretano di Cremona con la Messa nella chiesa intitolata proprio alla Beata Vergine Lauretana.

La celebrazione eucaristica, animata dalla schola cantorum dell’unità pastorale guidata dal maestro Alessandro Ciapessoni, si è svolta in un clima di raccoglimento nella preghiera. Hanno concelebrato i sacerdoti della città con il vicario zonale don Pietro Samarini, parroco di Borgo Loreto, e il vicario generale don Massimo Calvi.

Dopo le Comunioni la processione lungo le strade del quartiere: i fedeli, le religiose, i ministranti e le autorità civili con il gonfalone della città di Cremona e il Vescovo, sotto il baldacchino, con l’ostensorio contenente il Santissimo Sacramento.

Il corteo ha percorso via Legione Ceccopieri, via Rosario, via Emanuale Sardagna, piazza Patrioti, via Carlo Cattaneo e di nuovo via Legione Ceccopieri fino a raggiungere nuovamente la chiesa parrocchiale dove è quindi iniziato l’ultimo momento di preghiera con l’adorazione eucaristica e la riflessione del Vescovo.

Nella sua omelia mons. Napolioni si è soffermato in particolare su tre luoghi: il cielo, la strada e la casa. «In questa bella serata di preghiera eucaristica, piena di gratitudine bisognava fare la processione e il cielo ci ha dato una mano, abbiamo camminato con Gesù sotto il cielo e sotto lo sguardo degli angeli, dei santi e di Maria»

Quindi, il vescovo facendo riferimento alla scelta di celebrare la solennità in una parrocchia cittadina: «Stasera ci siamo fatti pellegrini qui a Borgo Loreto non per sminuire la Cattedrale, ma per sperimentare che le parrocchie, i gruppi, le religiose e i religiosi, hanno delle case, delle strade e degli indirizzi ed è bello venirsi incontro gli uni gli altri, pellegrini dentro l’Eucarestia, Corpo di Cristo, e verso il mondo».

 

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«Siamo venuti qua perché tutte le vie ci stanno a cuore, Gesù davvero – ha detto ancora il vescovo – è per tutte le strade, dove ha chiamato i discepoli e dove ancora oggi incontra molti uomini e donne, se glielo permettiamo».

Dopo il cielo e la strada, il terzo luogo: la casa «dove Gesù si ritrova con gli apostoli nell’ultima cena: noi abbiamo bisogno non di chiuderci, ma di ritrovarci tra fratelli come nel Cenacolo».

“Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli: non dev’essere gettato”. Facendo riferimento alla sequenza della solennità del Corpus Domini, mons. Napolioni ha commentato: «”Il pane non dev’essere gettato” non è solo un messaggio contro lo spreco intollerabile del cibo: quando il Padre ha gettato il suo Figlio in mezzo a noi, l’ha dato in pasto all’umanità. Il suo corpo deve nutrire tutti, come una mamma che prepara il pasto per tutti ma non viene consumato». Quindi, l’invito conclusivo rivolto all’intera assemblea: «Parte qui la missione di Gesù, perché se questo pane fa bene a voi dovete farlo scoprire e gustare anche agli altri!».

Terminata la riflessione, l’assemblea dei fedeli insieme al vescovo è rimasta in adorazione dell’Eucarestia accompagnata dal tradizionale canto del Tantum ergo e dalle intenzioni di preghiera, prima della solenne benedizione eucaristica.

 

Ascolta l’omelia del Vescovo

 

Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
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