“Preti in uscita”: occasioni di fraternità per il clero

ll vescovo Napolioni invita ogni mese i sacerdoti a una giornata fuori porta per condividere l’esperienza di fede

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Fraternità, distensione, condivisione di una esperienza di fede, della bellezza del Creato e dell’arte… Questo e altro, ormai da due anni, costituiscono gli ingredienti fondamentali della proposta dei «Preti in uscita». Una volta al mese, alle date prefissate e comunicate all’inizio dell’anno pastorale, il vescovo Antonio Napolioni invita tutti i confratelli per una giornata «fuori porta», da vivere nella serenità e nella cordialità. 

Così, zaino in spalla o guida turistica e artistica alla mano, di buon mattino si parte, per raggiungere le mete individuate di volta in volta come più opportune, secondo la stagione e le varie possibilità e condizioni.

Diversificate e varie, finora, sono state le destinazioni: alle escursioni in montagna (come per esempio i rifugi dell’Alpe Seceda in Val Gardena, la cima del Monte Pizzocolo, le Prealpi Bergamasche, la Val Camonica, il Monte Baldo) si sono affiancate le visite a luoghi suggestivi e significativi della tradizione e della devozione religiosa (il Santuario veronese della Madonna della Corona, i luoghi di san Carlo Borromeo e il lago Maggiore, il santuario sulla vetta di Monte Isola) e a città e siti rilevanti dal punto di vista culturale e artistico.

Particolarmente arricchenti sono state, al riguardo, le giornate trascorse a Milano (con la visita del Duomo, della basilica di S. Ambrogio, del Museo Diocesano) a Pavia (città e Certosa), a Mantova, a Bergamo, a Piacenza (spettacolare la vista ravvicinata degli affreschi del Pordenone e del Guercino in Cattedrale e, in assoluta anteprima, nella chiesa di S. Maria di Campagna). E ancora: a Sabbioneta, ai borghi castellati di Castell’Arquato e di Vigolo Marchese, alle mirabili espressioni dell’arte romanica di Civate, nel Lecchese.

Non manca mai, come momento centrale dell’esperienza, la concelebrazione della Messa, presieduta dal vescovo.

E sempre all’insegna della serenità è anche il momento del pranzo, «al sacco», se il tempo lo permette, o nella accogliente tranquillità di qualche ospitale trattoria.

Degno di nota è il fatto che la voluta varietà delle destinazioni permette a chiunque lo desideri di partecipare alle varie proposte: non sempre, infatti, sono necessari gli scarponi… Alle giornate del «Preti in uscita» sono sempre invitati tutti i sacerdoti della diocesi. Perché ciò che più conta non è tanto la suggestione o la tipologia della meta o l’interesse che può rappresentare (di carattere religioso, naturalistico, culturale, artistico), ma la possibilità di trascorrere, in cordiale serenità, qualche ora di libera e creativa fraternità, con il Preti in uscita: occasioni di fraternità per il clero vescovo e fra confratelli. Con i problemi e le richieste della vita pastorale lasciati a casa, per privilegiare e donare, con gusto, tutto ciò che di bello e buono può scaturire dalla condivisione della propria autenticità.

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