Papa Francesco a Mcl: «Portare le preoccupazioni dei lavoratori all’interno della comunità cristiana»

Venerdì 9 dicembre nell’Aula Paolo VI l'udienza speciale per 1 50 anni di fondazione del Movimento Cristiano Lavoratori

image_pdfimage_print

«Questo non è solo tempo di raccogliere frutti: è tempo di seminare nuovamente. Ce lo impone la difficile stagione che stiamo vivendo. La pandemia e la guerra hanno reso il clima sociale più cupo e pessimistico. Questo vi chiama ad essere seminatori di speranza». Lo ha detto Papa Francesco, nella mattina di venerdì 9 dicembre nell’Aula Paolo VI dove ha ricevuto in udienza il Movimento Cristiano Lavoratori, in occasione del 50° anniversario di fondazione, cui ha rivolto l’invito: «Che le vostre porte siano aperte; che i giovani si sentano non solo ospiti, ma protagonisti, con la loro capacità di immaginare una società diversa». All’incontro ha preso parte anche una delegazione del territorio cremonese, con il presidente MCL di Cremona-Crema-Lodi Michele Fusari, membro anche del Comitato esecutivo nazionale.

Il Pontefice ha proposto anche un «impegno specifico» sul tema del lavoro. «Siete movimento di lavoratori e potete contribuire a portare le loro preoccupazioni all’interno della comunità cristiana. È importante che i lavoratori siano di casa nelle parrocchie, nelle associazioni, nei gruppi e nei movimenti; che i loro problemi siano presi sul  serio; che la loro richiesta di solidarietà possa essere ascoltata. Infatti, il lavoro attraversa una fase di trasformazione che va accompagnata. Le disuguaglianze sociali, le forme di schiavitù e di sfruttamento, le povertà familiari a causa della mancanza di lavoro o di un lavoro mal retribuito sono realtà che devono trovare ascolto nei nostri ambienti ecclesiali». Quindi, l’esortazione a «tenere mente e cuore aperti ai lavoratori, soprattutto se poveri e indifesi; a dare voce a chi non ha voce; a non preoccuparvi tanto dei vostri iscritti, ma di essere lievito nel tessuto sociale del Paese, lievito di giustizia e di solidarietà».

L’udienza con Papa Francesco ha concluso la tregiorni celebrativa del cinquantesimo del Movimento Cristiano Lavoratori, nato l’8 dicembre del 1972. All’evento erano presenti circa 500 persone in rappresentanza di tutti i territori italiani e esteri in cui il Movimento Cristiano Lavoratori irradia la propria attività associativa.

L’evento romano ha vissuto momenti intensi di testimonianze, storie molto toccanti di coloro che hanno dato vita, mezzo secolo fa, con la spinta e la benedizione del san Paolo VI, alla nascita del Movimento in un coerente impegno di fedeltà alla Chiesa, alla democrazia e al mondo del lavoro, proiettati con slancio verso il futuro.

Hanno portato il loro saluto e la loro vicinanza a MCL tante autorità civili ed ecclesiastiche: il vicepremier e ministro per gli Affari esteri Antonio Tajani, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Eugenia Maria Roccella, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che ha portato il saluto della premier Giorgia Meloni.

Il cardinale Giovanni Battista Re, che nel 1972 ricopriva il ruolo di Assessore alla Segreteria di Stato vaticana a stretto contatto con Paolo VI, la mattina di giovedì 8 dicembre ha presieduto la concelebrazione eucaristica, proprio nel giorno dei 50 anni di MCL, insieme ai vescovi e agli assistenti ecclesiastici. Al termine della celebrazione il presidente nazionale MCL, Antonio Di Matteo, ha letto ai presenti il messaggio inviato dal presidente della CEI, il cardinale Matteo Zuppi.

Ma l’apice delle emozioni per tutti gli “emmeciellini” è stato in occasione dei due momenti vissuti con Papa Francesco.

Il primo è stato la recita dell’Angelus proprio nel giorno dell’Immacolata, in una piazza San Pietro gremita di bandiere MCL. Un vero e proprio flashback rievocativo cinquantennale.

Il secondo è stato l’udienza speciale concessa a MCL venerdì 9 dicembre in Aula Paolo VI con le parole del Pontefice che hanno confermato la stima e l’attenzione di tutta la Chiesa verso MCL nel proprio coerente impegno che si è fatto storia: non solo per i 50 vissuto, ma nel contempo per le nuove intense pagine che il movimento sta ancora scrivendo.

Una tregiorni che si è chiusa con il momento di festa nella sala congressi dell’Ergife Palace Hotel.

«Credo che sia difficile spiegare l’emozione provata e la profondità dei momenti vissuti in questi tre giorni di nostra presenza a Roma – afferma il presidente Michele Fusari –. Intanto per la caratterizzazione delle stesse giornate in cui si sono susseguite storie, racconti, testimonianze delle staffette intergenerazionali che ci hanno portato fino a qui, fino al nostro giubileo. La presenza con noi di tante autorità civili ed ecclesiastiche e di tanti amici di MCL credo siano la testimonianza più bella di quello che siamo stati per tutta la società e di quello che vogliamo continuare a essere. L’udienza con Papa Francesco, le sue parole lasciate a tutti noi e il saluto personale che ho potuto portare al Pontefice in rappresentanza di tutto MCL del nostro territorio è un momento che non potrò mai scordare. Evviva il Movimento Cristiano Lavoratori!».

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail