Domenica 3 novembre la Chiesa cremonese celebra la Giornata diocesana di Avvenire, annuale occasione per porre all’attenzione delle comunità cristiane questo importante strumento di comunicazione, voce della comunità ecclesiale italiana. Come consueto, nel contesto di questa Giornata, in molte parrocchie si svolge una distribuzione straordinaria del quotidiano. Circa 2.500 le copie di Avvenire che oggi saranno diffuse in quasi un centinaio di parrocchie.
Le rivendite parrocchiali
Questo momento di sensibilizzazione, in una ventina di parrocchie continua, però, durante tutto il corso dell’anno grazie alla presenza di rivendite parrocchiali domenicali ormai consolidate. Oltre alle città di Cremona (in parrocchie e case di di cura), da segnalare realtà periferiche quali Castelleone, Soresina e Pieve d’Olmi, ma anche – pur se con numeri più ridotti – Vescovato, Rivolta d’Adda, Sospiro, Vailate e Pandino. Significativa anche la diffusione attraverso abbonamento, anche per la sola edizione domenicale (che contiene le due pagine dedicate alla vita ecclesiale diocesana). In questo caso particolarmente apprezzata la possibilità di ritirare il giornale presso una qualsiasi edicola del territorio, ovviando così ai ritardi di consegna riscontrabili con il recapito postale. Senza dimenticare, infine, la possibilità di abbonamento web.
L’incontro di martedì con Tarquinio
Quest’anno, proprio nell’ambito della Giornata del quotidiano, l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali promuove una serata particolare aperta a tutti quanti vorranno approfondire la funzione informativa di Avvenire nel panorama della stampa italiana e conoscerne da vicino il cuore della redazione: martedì 5 novembre alle 20.45 presso il Centro pastorale a Cremona si terrà infatti una serata di ascolto e dialogo con Marco Tarquinio, direttore del quotidiano di ispirazione cristiana, ospite dell’Ufficio.
“Leggere Avvenire” sarà non solo il titolo della serata di ascolto e confronto, ma soprattutto un’occasione per tornare a motivare convintamente la proposta editoriale del giornale promosso dalla Conferenza episcopale italiana. In questi ultimi anni le trasformazioni della comunicazione digitale e la crisi nel settore della carta stampata hanno profondamente mutato l’orizzonte informativo. La voce di Avvenire continua a distinguersi e a provocare dibattito, scegliendo di offrire la narrazione del nostro tempo con un suo stile, marcato e autorevole. L’incontro con il direttore Tarquinio può essere un interessante appuntamento da diffondere e proporre ai laici che nelle comunità cristiane si dedicano a servire la comunicazione o a quanti, semplicemente, desiderano meglio comprendere il tempo in cui viviamo.
Il quotidiano in classe
Da diversi anni il progetto nazionale «Il quotidiano in classe» permette agli alunni di ottenere gratuitamente in aula diversi quotidiani, da leggersi con il sostegno del docente di Lettere. Un approccio nato nel 2000, che continua a interpellare insegnanti e studenti sul valore della lettura di un giornale locale o a tiratura nazionale durante le ore di lezione.
Un’occasione per interrogarsi sull’attualità italiana e internazionale con l’aiuto del docente. Anche l’Istituto di istruzione superiore «Romani» di Casalmaggiore, circa quindici anni fa, ha aderito a questo progetto, coinvolgendo dalle quattro alle sei classi per anno.
«Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa – dichiara la professoressa Cristina Zanoni, referente del progetto – per stimolare i ragazzi alla lettura, per abituarli alla riflessione su argomenti di carattere generale, per approfondire temi di interesse sociale, per effettuare esercizi di scrittura, riscrittura e sintesi».
Riflessione, approfondimento, sviluppo della capacità critica di «L’ lettura del contemporaneo. Questi alcuni degli obiettivi perseguiti. A cui va aggiunto il tentativo di riesumare e caldeggiare la zona più empatica che ogni giovane possiede, anche se spesso sedata in pratiche di disattenzione e noncuranza. Questo lo scopo per cui anche durante l’ora di religione al Romani si propone agli studenti di utilizzare la lettura di un quotidiano considerato adatto per approfondire temi di attualità, trasmettendo al contempo la capacità di comprendere i fatti che fanno la storia, nel senso letterale del termine. Questo giornale è Avvenire.
«Trovo che l’utilizzo di Avvenire a fini didattici – racconta Sara Pisani, docente di religione – abbia apportato un valore aggiunto alle mie lezioni. Avvenire mi aiuta nell’affrontare i fatti che succedono nel mondo con uno sguardo diverso, più completo, che va dalla consapevolezza degli orrori della guerra alla promozione della speranza che parte dal dialogo».
Una delle classi coinvolte quest’anno dalla professoressa Pisani è stata la classe quinta A del liceo di Scienze applicate, che ha approfondito il tema dell’etica ambientale legata ai cambiamenti climatici leggendo Avvenire online (altra modalità molto utile per la sua praticità). «L’utilizzo di questo giornale – sostiene lo studente Michele Incerti – ha permesso un maggiore approfondimento di temi lontani e allo stesso tempo molto vicini a noi, quali gli incendi in Amazzonia e le ragioni che hanno portato storicamente a questa situazione. Penso che questo sia utile e coerente con l’attività scolastica, anche in vista del nuovo esame di Stato, nel quale saranno poste domande di cittadinanza e Costituzione».
L’uso del quotidiano in classe permette anche di apprendere la struttura di un testo giornalistico, che raramente compare nei libri scolastici, avvicinando i giovani lettori a strategie di studio del tutto particolari, quali la “flipped classroom” e il “cooperative learning”. E Avvenire, in particolare, permette ai ragazzi di comprendere come una diversa lettura della storia e del presente, orientata dalla fede cristiana, possa rivelarsi ricca e profonda oltre ogni aspettativa.