Norme per i cori nelle celebrazioni della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua

Precisazione dell’Osservatorio giuridico legislativo della Regione ecclesiastica lombarda: consentito un massimo di 10 cantori, da commisurare comunque in rapporto alla possibilità di garantire il corretto distanziamento

image_pdfimage_print

Nella Settimana Santa e durante l’Ottava di Pasqua i cori parrocchiali, con un numero massimo di 10 cantori (da commisurare comunque in rapporto alla possibilità di garantire il corretto distanziamento) potranno animare le celebrazioni ed effettuare le prove. Lo precisa l’Osservatorio giuridico legislativo della Regione ecclesiastica lombarda con una nota che specifica nel dettaglio le modalità permesse e le attenzioni da seguire. Le disposizioni tengono presente la necessità di assicurare il decoro delle celebrazioni della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua, vista anche la lettera inviata dal Ministero dell’Interno ai Prefetti in data 12 agosto 2020 contenente alcune indicazioni del Comitato tecnico scientifico.

Si dovranno seguire le seguenti disposizioni:

  • I cantori che accompagnano le celebrazioni possono svolgere con prudenza il loro servizio, garantendo loro la possibilità di sospenderlo se condizioni di salute, motivi familiari o personali fanno propendere per questa scelta.
  • Non potrà prendere parte alle prove e alle celebrazioni chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali; chi è in quarantena o in isolamento domiciliare; chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti.
  • Le prove si tengano in chiesa o in altro ambiente sufficientemente ampio per garantire la necessaria areazione.
  • Potranno prendere parte alle prove e animare le celebrazioni massimo 10 cantori.
  • Gli organisti e i cantori, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia mentre si recano alle prove o a una celebrazione, potranno esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale l’espletamento del servizio di volontariato in Parrocchia. È permesso loro lo spostamento tra Comuni diversi. Si usi il modello per i volontari.
  • Le prove e le celebrazioni dovranno finire a un orario tale da permettere il rientro a casa di tutti i partecipanti entro le ore 22.
  • I cantori, indipendentemente dal numero, dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro, dagli altri soggetti presenti e dall’assemblea liturgica.
  • Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
  • È obbligatorio indossare bene la mascherina anche durante il canto.
  • Si raccomanda di tenere un registro delle presenze dei cantori sia per le prove che per le celebrazioni.
  • La normativa in vigore proibisce concerti, manifestazioni musicali o iniziative analoghe (comprese elevazioni spirituali) anche se si tengono in chiesa. L’attività corale è consentita solamente per le celebrazioni liturgiche.
  • Nonostante il virus sulle superfici abbia una vita molto limitata, per una maggiore sicurezza e tutela si può procedere in diversi modi:
  1. Si affidi a ciascuno la propria “cartelletta” con le parti necessarie. Ciascuno sa che avrà contatto solamente con i fogli in essa contenuti. La potrà portare a casa, oppure lasciare in altro luogo adatto.
  2. Se le parti sono contenute in cartellette di plastica, queste possono essere igienizzate con apposito prodotto disinfettate e riposte al loro posto.
  3. Se le parti sono stampate su carta basta lasciare le fotocopie in “quarantena” per almeno 3 ore (cfr. Circolare del Ministero della Salute del 15 maggio 2020, Tabella 1).
  4. Se anche fossero di plastica, si potrebbero mettere in “quarantena” per 7 giorni, per essere sicuri che il virus non si trovi più sulle superfici (cfr. Circolare del Ministero della Salute del 15 maggio 2020, Tabella 1).
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail