Nella chiesa ortodossa di Borgo Loreto l’ultimo saluto a padre Fuciu

La vicinanza della Chiesa cattolica è stata espressa, a nome del vescovo Antonio Napolioni, dall'incaricato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso

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Una intensa, commossa, affettuosa partecipazione ha caratterizzato nella mattinata di martedì 1° agosto la liturgia funebre per padre Doru Fuciu, spentosi all’età di 53 anni a causa del repentino aggravarsi della malattia la mattina di sabato, che avuto luogo nel quartiere Borgo Loreto presso la chiesa della comunità ortodossa romena a Cremona di cui è stato parroco. La celebrazione è stata presieduta da mons. Siluan, vescovo della Diocesi ortodossa romena d’Italia alla presenza di una quarantina di concelebranti ortodossi provenienti da tutta Italia.

I fedeli che per tutta la mattina di martedì, in cui si sono susseguite le preghiere, hanno gremito la chiesa e la piazzetta adiacente a partire dalle 8, quando è iniziata la Messa celebrata con rito ortodosso. Forte e coinvolgente la simbologia dei riti che ha coinvolto i presenti in una espressione e condivisione di spiritualità che ha accomunato tutti, senza confini, pur nella diversità delle lingue e nella varietà delle specifiche sensibilità.

Alle 10 ha avuto inizio il rito funebre, nel quale si sono alternate incessantemente la proclamazione della Parola di Dio – che nella celebrazione ha sempre avuto un ruolo preminente –, il canto, la recita corale di preghiere, i suggestivi gesti che ne hanno sottolineato, approfondito e innalzato i significati. Il tutto in una alternanza tra lingua romena e italiana che ha voluto anch’essa significare e aiutare una ulteriore accoglienza e vicinanza.

Al termine, prima dell’inizio del corteo al cimitero di Cremona dove padre Doru è stato sepolto alle 13, hanno preso la parola una giovane della comunità, che ha offerto un dolce e delicato ricordo del pastore ortodosso, e il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, presente a tutta la celebrazione con l’assessore Rosita Viola e il consigliere Carlo Malvezzi, che ha richiamato, sostenuto anche da ricordi personali, il grande valore umano e spirituale del sacerdorte, nonché l’importanza e le opportunità che la condivisione fraterna e integrata degli specifici contributi delle comunità possono rappresentare e rappresentano per la città e per la società tutta.

In rappresentanza del vescovo di Cremona Antonio Napolioni, impossibilitato a essere presente perché a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù, è intervenuto don Federico Celini, delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, che ha rinnovato a nome del presule e di tutta la comunità cattolica cremonese le condoglianze e la vicinanza alla famiglia di padre Fuciu e in particolare alla moglie Viorica e alla figlia Teofana, alla Chiesa sorella ortodossa romena, a ciascuno e tutti i presenti, leggendo la lettera che il vescovo ha voluto indirizzare loro appena ricevuta la tragica notizia. Ai riti funebri erano presenti anche i presbiteri cattolici don Anton Jicmon (di origine romena), don Vilmo Realini (dell’unità pastorale di Borgo Loreto), don Giuliano Vezzosi e don Aldo Manfredini (parroco di San Michele, nella cui chiesa sussidiaria la comunità ortodossa si ritrovava sino alla consacrazione della chiesa di Borgo Loreto).

Particolarmente toccante quindi è stato il saluto della figlia Teofana, che ha commosso tutti nel profondo.

Il vescovo Siluan infine, raccogliendo tutto quanto significato, ha sottolineato la dimensione paterna di padre Duru, richiamandone la tenacia e la passione per la realizzazione di un degnissimo luogo di culto per la comunità, l’accostamento – nell’umanità, nella franchezza e nella cordialità che erano propri della sua persona – di quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo in questa vita. “Ora è di fronte a Dio – ha concluso –, ma anche e con noi, ancora. E lo sarà per sempre”.

 

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TeleRadio Cremona Cittanova
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