«Nel tempo dell’insicurezza, ritroviamo la certezza della fede in Dio»

Il vescovo emerito Lafranconi ha celebrato la Messa della seconda domenica di Quaresima in Cattedrale a porte chiuse. Un pensiero al vescovo Napolioni "vicino spiritualmente"

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Anche in questa seconda Domenica di Quaresima, con le porte delle chiese chiuse ai fedeli per le misure anti-contagio, i fedeli di tutta la diocesi di Cremona hanno potuto partecipare alla Messa attraverso il collegamento con la Cattedrale di Cremona. Con il vescovo Napolioni ricoverato in ospedale è stato il vescovo emerito Dante Lafranconi a presiedere la celebrazione, aperta da un pensiero rivolto ai tanti che vivono momenti di fatica per la malattia e al vescovo Antonio «che sentiamo vicino spiritualmente».

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Nella sua omelia monsignor Lafranconi ha riletto la Parola di questa domenica alla luce della situazione particolare che le nostre città e le nostre comunità stanno vivendo in questo periodo di incertezza. «Qualcuno immagina il virus come un nemico in agguato – ha detto – che ti colpisce improvvisamente. La vita umana è segnata da insicurezze e per quanto l’uomo ricerchi sicurezze, quante volte l’insicurezza si fa strada nella nostra vita. Forse a noi cristiani domanda di mostrare la nostra fede in Dio. Che non non ti dà garanzie terrene, ma la sicurezza della sua Parola e del suo amore».

Come Abramo chiamato a lasciare la sua terra, e come i discepoli incerti di fronte alla nube del monte della trasfigurazione, dunque, anche noi sperimentiamo in questo cammino di Quaresima il momento della prova a cui risponde – ha aggiunto il vescovo emerito – « l’invito che arriva dalla parola di Dio: “Ascoltatelo”».

Pur nella mancanza delle celebrazioni comunitarie, monsignor Lafranconi ricorda che le chiese sono sempre aperte per la preghiera personale. «È bello vedere – ha osservato – le persone che si attardano in adorazione, con un libro in mano», o sentire le testimonianze di chi trova in questo “tempo libero forzato” una occasione per ritrovare il rapporto con Dio, nella preghiera domestica e nella lettura della Parola. Così – ha concluso «anche questa situazione può diventare motivo di rafforzamento della nostra fede».

TeleRadio Cremona Cittanova
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