Nave Diciotti: arrivato a Rocca di Papa il gruppo accolto dalla Chiesa italiana

Caritas Italiana ha coordinato sul posto questa fase e ha già registrato la disponibilità di varie Diocesi per l'accoglienza

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Sono arrivati nella tarda serata di martedì 28 agosto a Rocca di Papa (Roma), nel Centro Accoglienza Straordinaria (CAS) presso la struttura “Mondo Migliore” gestita dall’Associazione Auxilium, 100 migranti partiti dall’hotspot di Messina e sbarcati lunedì sera nel porto di Catania dalla nave della Marina Militare “U. Diciotti”. Si tratta in particolare di 92 uomini e 8 donne, tra cui 4 coppie, tutti eritrei, che con due pullman sono arrivati dopo un viaggio di svariate ore, accolti dall’applauso degli operatori e degli altri ospiti, circa 350, della struttura di Rocca di Papa.

Subito dopo il saluto del direttore dell’associazione Auxilium, Angelo Chiorazzo, di padre Aldo Buonaiuto dell’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, e del direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, i 100 migranti hanno potuto rifocillarsi, sottoporsi ad una prima visita medica e ricevere una borsa con un kit di prodotti igienici e vestiario per le esigenze dei primi giorni.

Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, ha coordinato sul posto questa fase e ha già registrato la disponibilità di varie Diocesi, oltre una ventina in tutta Italia da Nord a Sud, sia piccole che medie e grandi città, che accoglieranno nei prossimi giorni ciascuna un piccolo numero di migranti.

«Stiamo ricevendo ancora oggi richieste di accoglienza da parte di nuove Diocesi che si rendono disponibili ad ospitare per il tempo che sarà necessario i migranti della nave “Diciotti” – afferma don Francesco Soddu -. È un segno molto bello e concreto di comunione da parte delle comunità cristiane e di risposta all’appello di Papa Francesco, che più volte in passato ha chiesto di “aprire le porte ai nostri fratelli immigrati”».

«I giovani stanno bene – aggiunge il direttore sanitario, dott. Maurizio Lopalgo –: sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso».

L’intera operazione sarà coperta integralmente dai fondi 8xmille messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, e si pone in continuità con un programma consolidato di accoglienza diffusa con cui la Chiesa Italiana ha fatto suo l’appello del Papa, accogliendo negli ultimi tre anni oltre 26mila migranti, spesso in famiglie e parrocchie, come dimostra anche l’esperienza del progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia” e dei corridoi umanitari.

 

Don Maffeis sulla scelta di disponibilità della Chiesa Italiana

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