Mons. Domenico Mogavero, il “vescovo dei migranti” il 15 aprile a Viadana

Interverrà alle 21 presso l’auditorium Fabia Gardinazzi sul tema “Ero straniero e mi avete accolto”

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“Ero straniero e mi avete accolto”. Questo il titolo della serata sul tema delle migrazioni che venerdì 15 aprile vedrà intervenire a Viadana mons. Domenico Mogavero, pastore della Chiesa di Mazara del Vallo definito “il vescovo dei migranti”. L’appuntamento è per le ore 21 presso l’auditorium Fabia Gardinazzi di piazzetta Orefice.

L’iniziativa, promossa dagli «Amici del dialogo» insieme a «Hope in progress» e alla «Consulta del volontariato viadanese», intende offrire alle comunità parrocchiali del Casalasco-Viadanese (zone pastorali IX, X ed XI) una riflessione puntuale e originale sul tema dell’immigrazione e dell’atteggiamento di accoglienza fattiva e costruttiva più volte perorato da Papa Francesco.

“I migranti: sfida all’Europa disattenta e apatica, valorizzare una risorsa inesplorata” è il sottotitolo dell’incontro, che vedrà, dunque, intervenire mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (consacrato nel 2007 dal card. Ruini) ribattezzato “vescovo dei migranti” per le battaglie condotte in loro difesa. Il presule sarà introdotto da don Luigi Pisani, parroco di Rivarolo del Re e vicario della zona pastorale decima.

Giurista di formazione, è stato ordinato sacerdote il 12 luglio 1970, incardinato nell’arcidiocesi di Palermo. Oltre alla pratica pastorale, è stato dal 1985 attivo presso i tribunali ecclesiastici e in seguito presso l’Ufficio Nazionale per i Problemi Giuridici della CEI, di cui nel 1997 è divenuto direttore. Il 15 maggio 2001 è stato nominato sotto-segretario della CEI.

Nel 2007 è stato nominato presidente del Consiglio per gli Affari giuridici della CEI, incarico che ha mantenuto per oltre 3 anni senza abbandonare il suo incarico pastorale. Ha anche seguito, in qualità di postulatore, la fase diocesana della causa di beatificazione di don Giuseppe Puglisi, che nel 2001 ha avviato al termine con il riconoscimento del martirio del parroco di Brancaccio.

Come presidente del Consiglio per gli Affari giuridici della CEI è intervenuto più volte lanciando moniti alla classe politica per richiamare l’attenzione su fatti immorali e vicende giudiziarie.

Nel mese di settembre 2010 è stato nominato membro della Commissione episcopale della CEI per le migrazioni. All’interno della Conferenza Episcopale Siciliana è vescovo delegato per le migrazioni.

Nel giugno 2011 è stato nominato dalla Santa Sede visitatore apostolico nella diocesi di Trapani per condurre un’approfondita istruttoria, da esperto giurista, i cui esiti sono stati raccolti in una relazione minuziosa, poi consegnata direttamente a Bedetto XVI, basata soltanto su atti incontrovertibili, che alla fine hanno portato alla destituzione del vescovo di Trapani.

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