Lettera: Natale 2001

image_pdfimage_print

Natale 2001

La santità, la conversione continua, l’operare in umiltà e silenzio nella comunione con Dio di uno e dei singoli, portano inestimabile beneficio a tutti.

Gent.ma Madre.

Care sorelle tutte.

La Grazia di Nostro Signore sia sempre con noi! BUON NATALE E BUON ANNO 2002!

Parole antiche e sempre nuove di inesauribile ricchezza, poiché è tutta la profondità della grazia salvatrice di Dio che si rende visibile con l’evento del Natale. “Si sono manifestati la bontà di Dio, Salvatore nostro, ed il Suo amore per gli uomini”.

In clima di chiesa di foresta sono molto adatte le parole del Salmo: “Gioiscano i cieli, esulti la terra … esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta …”. Ma per tutti, sotto tutti i cieli vale: “Rallegriamoci tutti nel Signore, poiché è nato nel mondo il Salvatore”! Commenta San Leone Magno: “Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita! Una vita che distrugge la parola paura della morte, e porta le gioie delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti! Esulti il santo perché si avvicina al premio! Gioisca il peccatore perché gli è offerto il perdono. Ritrovi coraggio il pagano perché è chiamato alla vita!” Ma a Natale anche Dio gioisce per la salvezza e felicità degli uomini! Sono incalcolabili i benefici spirituali e materiali portati dal cristianesimo al mondo. Non potranno mai essere contati; sono come un oceano infinito! Ma ci sono sempre “profeti di sventura”, “fedeli del pessimismo”, “poveri di fede”, che lanciano i loro lamenti da ogni parte: “Guardate, dopo duemila anni guerre, fame, odio, ingiustizie senza fine; ancora siamo a questo punto!!!”. Eppure, nonostante tutto, siamo ad un bel punto! Si sono raggiunti i limiti più aspri di lotta contro il Regno di Dio e si capisce che senza Gesù Cristo non possiamo far nulla!!! Si parla del male che sopraffà il bene e sembra avere la meglio! Ma si deve pur parlare anche del bene, che appunto perché sta facendo il sorpasso e si dirige in corsa sicura verso la “Civiltà dell’Amore” portata da Gesù, suscita una più accanita, diabolica, brutale reazione del male! È come se esso voglia riprendersi ciò che gli è stato negato, e ricuperare il terreno perduto! Quando l’inverno è alla punta massima dei suoi rigori, la primavera si è già saldamente radicata, finisce il periodo gelido di morte, e spuntano i fiori, e le piante danno frutto; tutto si rinnova!

Se il peccato ha sempre un certo riverbero dissacrante sugli esseri umani e su tutta la creazione, ed il peccato di uno solo o dei singoli reca danno a tutti, bisogna dire pure che la santità, la conversione continua, l’operare in umiltà e silenzio nella comunione con Dio di uno e dei singoli, portano inestimabile beneficio a tutti, e sono una ben più forte garanzia di bene e di liberazione dal peccato. Da una parte vi è depauperamento di beni salvifici, ma dall’altra, in forza della comunione dei Santi vi è pure un maggior accumulo di beni, invisibili ma reali, che il Signore dispone e mette a disposizione di tutti secondo la Sua volontà che vuole il nostro massimo bene. Così per farvi fare un buon Natale dirò che sono soprattutto i luoghi di contemplazione, i posti di “accumulo di beni celesti sulla terra”, le “riserve di acqua che zampilla per la vita eterna” in soccorso a siccità d’anime, aridità di cuori, deserti d’oblio di Dio. Sono essi “le divine fondamenta del silenzio e dell’orazione” che radicano saldamente nel Cuore stesso della Trinità la vita, la storia e la civiltà del genere umano.

E siccome sono stato in clima di guerre, di scontri tribali, di conflitti a sangue, forse in me cè uneco di un linguaggio di guerra: però è biblico! I monasteri contemplativi mi piace vederli come “le avanguardie dell‘Esercito di Dio“, “le vedette della Città di Dio”. Le sentinelle che vegliano fedeli sulla grande avanzata missionaria che la storia di oggi e di domani riserva alla Chiesa. State lì ferme, ma lanciate continui richiami che sono spinte divine a non disarmare, a non disertare il campo di Dio, a non lasciarci prendere dalla sfiducia. “Non temete, andate avanti, noi vi copriamo alle spalle: non dimenticate che Gesù Cristo ha vinto il mondo …”!!!

Esprimiamo insieme, in questo Natale, la letizia di Maria nel cantico immortale del Magnificat: L‘anima mia esulta in Dio mio Salvatore! Ci allieti il silenzio di Giuseppe uomo giusto, leale, umile! Siamo noi ora gli uomini di buona volontà” di cui parlano gli Angeli, i portatori di pace, ed artefici di carità per la Gloria di Dio! Siamo noi ora, immersi nell“Oggi vi annuncio una grande gioia! E sempre, in ogni Oggipossiamo, dovremmo dire: Andiamo a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscereper scoprirlo, capirlo, farlo nostro sempre di più e meglio. Sono passati duemila anni, ma siamo agli inizi. Siamo i pastori, i magi per vedere e testimoniare le meraviglie che il Signore continuamente fa dopo duemila anni che sono come il giorno di ieri, ma dentro questooggi‘, che racchiude in sé le fila dei secoli passati, presenti e futuri.

Ho cercato di farvi fare un buon Natale poiché lo meritate! Ma sono certo che voi lo farete fare ancor meglio a noi, perché così vuole il Signore che vi ha messo nella Sua Chiesa come Sue lettere viventiche scrivono in modo indelebile il Suo Nome nei cuori!!!

                             Riconoscente in Gesù Salvatore, Maria Santissima e San Giuseppe.

                              P. Valentino Bosio, c.m. Missionario in Indonesia.

condividi su