AVERE IL PARADISO IN CASA

image_pdfimage_print

  In questi giorni l’urna contenente le reliquie di S. Imerio, S. Facio, S. Paola Elisabetta Cerioli, S. Vincenzo Grossi. S. Francesco Spinelli e dei Beati Enrico Rebuschini e Arsenio da Trigolo sosta presso le Monache Domenicane di ‘S. Sigismondo’ in attesa di essere collocata, domenica prossima, nel nuovo altare della Cattedrale.

  Noi Monache di clausura sentiamo questa sosta come un privilegio che ci fa amare ancor più la nostra vocazione. Domenica prossima noi non saremo presenti in cattedrale. La clausura, infatti, anche nelle normative più recenti emanate da Papa Francesco, esclude la partecipazione fisica a eventi importanti della comunità ecclesiale. La esclude per favorire una più intensa comunione spirituale, invisibile ma reale, in cui crediamo fortemente e che in questo caso ci è dato quasi di toccare con mano.

  Ci sentiamo membra vive della Diocesi e la dedicazione del nuovo altare non ci lascia indifferenti. A quell’altare della Cattedrale, centro della Chiesa locale, sul quale viene offerto il sacrificio eucaristico noi ci uniamo quotidianamente con la nostra assidua preghiera di lode.

  Avere tra noi le reliquie di alcuni santi cremonesi proprio in questi giorni in cui celebriamo la festa di tutti i santi e commemoriamo i defunti è un po’ come ‘avere il Paradiso in casa ’: li preghiamo, li onoriamo, ci sentiamo fortificate e protette dalla loro intercessione, ci è di esempio la loro vita nel nostro cammino di santità. Comunitariamente stiamo facendo anche una novena che termineremo proprio sabato, vigilia dell’evento.

  Alla dedicazione del nuovo altare e all’adeguamento liturgico della nostra Cattedrale ci siamo preparate con una interessantissima catechesi che ci ha tenuto il nostro Cappellano Don Daniele Piazzi, personalmente coinvolto ai lavori in corso quale responsabile dell’Ufficio Liturgico Diocesano. Egli ci ha descritto l’iter del progetto e i vari passaggi del rito spiegandoci i significati simbolici dei vari segni liturgici utilizzati durante la celebrazione. Al termine della sua conferenza don Piazzi ha firmato con la Madre Priora il verbale della deposizione delle reliquie nell’urna di ottone satinato e argentato, e ha sigillato l’urna con un nastro rosso e con il sigillo di Mons. Antonio Napolioni.

  Si realizza per noi in questi giorni un’occasione privilegiata e speciale per rinsaldare e rendere più consapevole in nostro inserimento in Diocesi. Quindici anni or sono, proprio partendo dalla Cattedrale, è iniziata la nostra presenza a Cremona. Celebravamo allora due giubilei concomitanti: il IX centenario del Duomo e l’VIII centenario di fondazione delle Monache Domenicane. Da allora i cremonesi hanno percepito la nostra presenza silenziosa come una presenza vitale. In tanti ci manifestano stima e affetto. La nostra preghiera quotidiana dà voce alle loro intenzioni di supplica e di lode e si innalza come rendimento di grazie a nome di tutti.

Le Monache Domenicane