Minori stranieri non accompagnati salvati dalla solitudine e dall’abbandono: premio Ismu 2017 alla Cooperativa Nazareth di Cremona

La consegna del riconoscimento a Milano nell'ambito della presentazione del XXIII Rapporto sulle migrazioni 2017

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In occasione della presentazione del XXIII Rapporto sulle migrazioni 2017 della Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), tenutosi a Milano, presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo, nella mattinata di martedì 5 dicembre, è stato consegnato alla Cooperativa Nazareth di Cremona il premio Ismu 2017, in collaborazione con la Fondazione Bracco.

La motivazione che ha portato a questo riconoscimento è stata la seguente: “Grazie all’ideazione, alla sperimentazione e alla realizzazione di una nuova modalità di affidamento, ovvero all’ ‘affido potenziato’, ha salvato centinaia di minori stranieri non accompagnati dalla solitudine e dall’abbandono, dando loro l’opportunità di ricevere sia le amorevoli cure di una famiglia affidataria, sia la formazione professionale adeguata per inserirsi nel mondo del lavoro”.

Si è trattato di un importante riconoscimento poiché la Fondazione Ismu è tra i più autorevoli centri di ricerca e intervento sul tema delle migrazioni, punto di riferimento per le istituzioni a livello nazionale ed europeo, le amministrazioni locali e periferiche, le agenzie socio-sanitarie, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le università, le fondazioni nazionali e internazionali, le agenzie internazionali e rappresentanze diplomatiche, le associazioni del terzo settore, le aziende e le associazioni di categoria.

Ha ritirato il premio don Pierluigi Codazzi, presidente della cooperativa Nazareth, che nel suo intervento ha presentato in breve i tratti salienti del modello di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

«L’esperienza – ha precisato don Codazzi – è iniziata nel 2005 con la comunità educativa Giona che ha ospitato minori stranieri non accompagnati; la struttura è stata chiusa nel 2008 per investire maggiormente sull’accoglienza diffusa mediante affido familiare e sul sostegno diurno alle iniziative a favore dei minori migranti e delle famiglie. L’introduzione del sistema di accoglienza basato sull’affido interculturale, che chiamiamo “affido potenziato”, ha permesso di accogliere ed accompagnare all’autonomia molti minori stranieri non accompagnati. Il sistema di “affido potenziato” si basa su una rete di singoli e nuclei affidatari, la presa in carico diurna presso il Centro Giona e la rete territoriale di supporto, il servizio di assistenza domiciliare, i percorsi guidati di accompagnamento alla formazione e al lavoro. La cooperativa, inoltre, struttura percorsi educativi per neo maggiorenni finalizzati all’autonomia mediante la gestione di alloggi per l’autonomia, il sostegno nella ricerca dell’abitazione, l’aiuto economico per far fronte ad alcune necessità primarie, l’accompagnamento burocratico, il tutoraggio nella ricerca del lavoro e nell’inserimento lavorativo».

Ha partecipato all’evento, portando la propria testimonianza, anche Ahmed, giovane di nazionalità egiziana che, arrivato a Cremona all’età di 14 anni senza i genitori, è stato accompagnato all’autonomia dalla Cooperativa Nazareth. Il suo percorso di emancipazione è stato favorito dall’impegno lavorativo presso Rigenera, l’azienda agricola biologica della cooperativa Nazareth. Ora è assunto a tempo indeterminato e ha scelto di diventare risorsa affidataria per altri ragazzi minorenni.

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