Ministri straordinari della Comunione, il 17 giugno in Seminario il mandato del Vescovo

Intanto l'Ufficio per il Culto divino rende note le disposizioni diocesane

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Nel pomeriggio di sabato 17 giugno, presso il Seminario vescovile di via Milano 5, i ministri straordinari della Comunione vivranno la loro consueta giornata di spiritualità, che avrà inizio alle 15 con l’Ora Nona e la meditazione. In questo contesto durate i Primi Vespri del Corpus Domini (ore 16.15) il vescovo Antonio Napolioni conferirà il mandato ai nuovi ministri e a quanti sono chiamati a rinnovare l’incarico.

Intanto, nella solennità di Pentecoste, l’Ufficio diocesano per il Culto divino, diretto da don Daniele Piazzi, ha pubblicato le disposizioni diocesane aggiornate concordate con il Vescovo circa i Ministri straordinari della Comunione.

 

 

INDICAZIONI PER L’ISTITUZIONE
DEI MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE
E L’ESERCIZIO DEL LORO MINISTERO

Il senso di un ministero: il legame tra l’assemblea eucaristica e i fratelli assenti

1. Questo ministero straordinario, quindi suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti, richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. Esso impegna laici o religiosi a una più stretta unità spirituale e pastorale con le comunità nelle quali svolgono il loro apostolato.

Anche questo ministero straordinario richiede una preparazione pastorale e liturgica, nella quale si porrà in luce il vincolo che esiste fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra l’assemblea radunata nel giorno del Signore e la vittoria pasquale sulla morte e sul male, fra l’effusione dello Spirito e l’annunzio ai fratelli della lieta novella di liberazione e di guarigione.

La Comunione ai malati a partire dalla Messa domenicale, è una espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucaristia.

Il servizio dei ministri straordinari che reca il duplice dono della Parola e della Comunione eucaristica, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i nostri dolori.

 

Criteri per la scelta dei ministri straordinari

2. Si scelgano laici che si distinguono per fede, vita cristiana e condotta morale, soprattutto tra chi è già stimato dalla comunità locale.
Presentazione e preparazione dei ministri straordinari

3. I parroci e le superiore delle case di cura presentino all’Ordinario la richiesta di istituzione secondo i tempi e le indicazioni che ogni anno darà l’Ufficio per il Culto Divino. Comunque, in caso di necessità, in ogni tempo dell’anno si potrà inoltrare la richiesta.

4. I nuovi candidati sono tenuti a partecipare al corso di formazione diocesano. In caso di necessità, d’accordo con l’Ordinario e avvertito l’Ufficio per il Culto Divino, gli stessi parroci potranno prepararli istruendoli:

  • sulle dimensioni teologiche dell’eucaristia e del culto eucaristico fuori della Messa;
  • sulla spiritualità dei ministeri ecclesiali;
  • sui riti della Comunione fuori della Messa, del Viatico e della esposizione eucaristica;
  • sulle dimensioni psicologiche e pastorali della cura dei malati e degli anziani.

 

Istituzione dei ministri straordinari della Comunione

5. L’istituzione avviene con rito liturgico, presieduto dal Vescovo o da un suo delegato, una volta l’anno al termine del corso diocesano di formazione. Secondo l’opportunità e per necessità pastorali particolari l’Ordinario delegherà il parroco a celebrare l’istituzione dei ministri a servizio della propria comunità oppure saranno istituiti con decreto dell’Ordinario.

 

Le competenze dei ministri straordinari della Comunione

6. Quando manca il presbitero, il diacono o l’accolito i ministri straordinari della comunione hanno facoltà di distribuire la Comunione:

  • durante la celebrazione della Messa, a motivo di un grande affollamento di fedeli oppure per qualche particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il celebrante;
  • fuori della celebrazione della Messa, soprattutto in forma di Viatico, a malati in pericolo di morte, oppure quando il numero degli infermi e degli anziani, soprattutto negli ospedali o in istituti simili, richieda l’opera di più ministri.

In questi casi il ministro può comunicarsi da solo.

Il ministro straordinario può esporre e riporre l’Eucaristia per l’adorazione dei fedeli.

 

Durata del ministero: 3 e 5 anni

7. I ministri straordinari della Comunione eserciteranno il loro ministero per tre anni dalla loro prima presentazione e istituzione. Se presentati ulteriormente dopo la scadenza del triennio il ministero verrà conferito per un quinquennio rinnovabile.

 

Modo per distribuire l’Eucaristia a malati e anziani

8. Si seguano le indicazioni rubricali del Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico ai nn. 19-22, in particolare: «Quando la santa comunione viene distribuita fuori dalla chiesa, si prepari un tavolo adatto, coperto di tovaglia; si pensi anche a procurare i ceri… Le specie eucaristiche per l’amministrazione della comunione fuori della chiesa si rechino in una teca o in un altro contenitore debitamente chiuso».

9. Quanto al giorno nel quale portare la comunione non ci sono restrizioni se non l’antica consuetudine di non portare la comunione il Sabato Santo se non in forma di Viatico.

10. È auspicabile che la comunione sia portata nel giorno domenicale per esprimere più chiaramente il legame tra assemblea eucaristica e fratelli e sorelle che desiderano parteciparvi, ma ne sono impediti.

11. Quanto alla veste la Conferenza Episcopale Italiana non ha prescritto alcun abito liturgico. Il ministro straordinario sia attento a vestirsi decorosamente.

Cremona, Curia Vescovile, 4 giugno 2017, Solennità di Pentecoste

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