Messa per il mondo del lavoro alla Ballarini di Rivarolo Mantovano

La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo all'interno dello stabilimento che da 127 anni produce pentole

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Nel cuore storico dello stabilimento “Ballarini”, che a Rivarolo Mantovano produce pentole da 127 anni e da cinque generazioni, tra l’emozione delle maestranze e di tanti volti anche segnati da decenni di lavoro, sabato 17 dicembre si è celebrata la Messa presieduta dal vescovo Antonio in prossimità del Natale.

Promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, guidato da Sante Mussetola – visibilmente commosso perché nell’azienda iniziò la sua esperienza come lavoratore e sindacalista – l’appuntamento liturgico, che ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori, ha visto la collaborazione organizzativa della Pro Loco e della Parrocchia di Rivarolo Mantovano, che ha curato anche il canto con la corale parrocchiale guidata dal maestro Carlo Brunelli.

Numerosi i sacerdoti concelebranti: con il vicario episcopale per la Pastorale don Giampaolo Maccagni, il parroco di Rivarolo Mantovano don Luigi Carrai, il vicario zonale don Luigi Pisani, il coordinatore del tavolo pastorale “Nel mondo con lo stile del servizio” don Bruno Bignami, mons. Vincenzo Rini, consulente diocesano e regionale dell’UCID (Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti) il cerimoniere vescovile don Flavio Meani, don Mario Binotto, don Marco Tizzi, don Alfredo Assandri, don Mario Martinengo, don Ernesto Marciò, don Giovanni Maccalli. Ha servito all’altare il diacono permanente Luigi Lena.

A rappresentare la società civile esponenti politici, sindacali e del territorio: il primo cittadino di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli, Davide Caleffi (sindaco di Spineda e presidente di “Foedus” Unione dei Comuni di Spineda, Rivarolo Mantovano, Rivarolo del Re e Casteldidone), il sindaco di Rivarolo del Re Marco Vezzoni e la vice sindaco di Cremona Maura Ruggeri. Non mancavano neppure il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il segretario CISL “Asse del Po” Giuseppe De Mario, il segretario aggiunto CISL Dino Perboni, il segretario UIL Cremona/Mantova Mino Grossi e il comandante della Polizia Stradale di Mantova Stefano Caleffi.

A fare gli onori di casa l’imprenditore Angelo Ballarini, affiancato dal general manager Carlo Schiavini. Nel suo indirizzo di saluto all’inizio della celebrazione Ballarini ha ringraziato i presenti, rivolgendosi soprattutto a quanti – negli anni – hanno dedicato il loro lavoro al successo di questa impresa familiare, orgogliosa per aver mantenuto saldi nel tempo i valori di riferimento ispirati alla visione cristiana del lavoro della produzione: il senso del sacrificio, l’onestà, il rispetto della persona e dell’ambiente. Con un pensiero a chi vive la precarietà in questo tempo di rapide trasformazioni del mercato del lavoro, l’imprenditore ha voluto manifestare la sua riconoscenza per avere scelto di celebrare l’Eucaristia nel luogo in cui si consuma la fatica quotidiana di tanti lavoratori.

Il vescovo Antonio commentando il Vangelo che la liturgia di Avvento dona alla Chiesa (il brano della cosiddetta genealogia di Gesù secondo l’evangelista Matteo) si è detto felice della coincidenza di significati: proprio nel legame tra le generazioni si è rivelato al mondo il disegno dell’incarnazione di Cristo. Nella fedeltà alla storia – a volte scritta sulle righe “storte” della fragilità umana – Dio ha saputo tracciare il suo disegno straordinario di salvezza per il mondo: questo è il cuore delle festività natalizie che i cristiani si apprestano a celebrare nella gioia.
Affrontando una breve riflessione sul senso del lavoro, mons. Napolioni ha voluto ricordare che senza lavoro non c’è futuro, e che la fiducia nel futuro debba sorreggere anche il rischio dell’impresa. Così come l’accoglienza fiduciosa della vita nascente semina la speranza per ogni società.

Anche il ruolo delle donne e delle madri – ha aggiunto il Vescovo – merita una rinnovata attenzione, affinché le esigenze del lavoro non mortifichino il desiderio di fecondità e di futuro di tante famiglie. Nell’auspicio che ha concluso l’omelia ha ribadito che una rinnovata fraternità, nello stile “di famiglia” che ha contrassegnato la storia dell’ azienda (ora passata alla nuova proprietà Zwilling conservando il marchio “Ballarini 1889”) possa diventare il tratto distintivo di un percorso imprenditoriale di successo.

La dirigenza ha deciso che le offerte raccolte durante la Messa, e il corrispettivo delle spese che avrebbe dovuto sostenere per gli omaggi natalizi, saranno devoluti per le famiglie in difficoltà nelle zone colpite dal recente sisma nelle Marche.

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Storia e fisionomia dell’azienda

BallariniL’azienda nasce nel 1889 come piccolo laboratorio artigiano di utensili in metallo ad opera di Paolo Ballarini. Nel 1931 il catalogo Ballarini offre 2000 referenze tra stoviglie, utensili e pentolame. È degli anni ’60 la scelta strategica di far convergere l’azienda alla produzione delle sole pentole antiaderenti.

Dagli anni ’90 in poi Ballarini innova a più riprese il mercato delle pentole antiaderenti con un susseguirsi ritmico di novità: dalla linea Titanio, alla fortunata serie de “Gli Speciali”, dalla collezione “Il Rame”, alla collezione per induzione Taormina, dal progetto gastronomico “iLoveCooking” all’esclusivo dispositivo termico “Thermopoint” che permette un sensibile risparmio energetico e l’allungamento della vita dell’utensile antiaderente.

Da sempre specialista nell’applicazione dell’antiaderente, Ballarini è noto anche per le continue innovazioni nell’ambito della cottura a induzione: il brevetto “Fondo Point” ne è una chiara espressione.

Nel 2009 nasce il nuovo ramo d’azienda Ballarini Professionale: non rappresenta una semplice trasposizione di linee casalinghe adattate al mondo della ristorazione, bensì di una vera e propria azienda, con struttura commerciale e produttiva dedicata. Il progetto è il risultato di anni di studio e la sua realizzazione ha impegnato un team di esperti e consulenti di altissimo livello.

Nel 2015 la famiglia Ballarini apre un nuovo capitolo: un progetto di ampio respiro che ha per protagonista Zwilling, divisione aziendale del gruppo Werhahn, che subentra nella proprietà della azienda. Zwilling è uno dei marchi più antichi e conosciuti al mondo per coltelli e strumenti da taglio. Un partner importante, capace di rafforzare Ballarini sul mercato internazionale, di accrescerne il valore e la capacità produttiva, trasformandola in uno dei più rilevanti player a livello mondiale. Si tratta di una scelta che permetterà all’azienda di diventare più grande, più forte e sempre più competitiva, senza perdere di vista quello che è il cuore pulsante di Ballarini: i valori, la gente, il territorio. Oggi la Ballarini Spa è una delle realtà di maggior rilievo in Europa, è presente in tutto il mondo esportando il 74% della propria produzione esprimendosi al meglio sul mercato tedesco dove opera da anni con una filiale dedicata.

Nel suo stabilimento di Rivarolo Mantovano lavorano più di 300 dipendenti che producono oltre 12 milioni di pentole l’anno.

Maggiori informazioni sul sito internet www.ballarini.it.

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