Messa del Vescovo nella Pieve di Calcio con la consacrazione del nuovo altare

Il nuovo altare in marmo è opera dello scultore di Calcio Amedeo Togni. La riapertura della chiesa dopo il restauro nella festa di sant'Antonio di Padova

image_pdfimage_print

Come ogni anno, nel mese di Giugno, si è celebrata a Calcio la festa di S. Antonio da Padova, preceduta dal triduo nei giorni 10, 11 e 12. Lunedì 13, festa liturgica del Santo, tutte le funzioni si sono svolte alla Pieve, dove in serata ha presieduto la solenne Eucaristia il vescovo Napolioni che ha consacrato il nuovo altare della chiesa, riaperta a conclusione del restauro conservativo.

Nel pomeriggio di domenica 12 giugno il parroco di Calcio, don Fabio Santambrogio, ha presieduto la Messa cui ha fatto seguito la Processione con la statua del Santo. Le abitazioni poste lungo il percorso hanno accolto il passaggio con nastri e fiocchi bianchi e gialli. Nei pressi del Naviglio c’è stata una breve sosta per la benedizione al Paese con la Reliquia del Santo. Ai brani proposti dalla banda sono state alternate preghiere antoniane, guidate dal collaboratore parrocchiale, don Carlo Merisi. La Processione si è conclusa alla Pieve di S. Vittore, dove la statua di S. Antonio, una volta varcato l’ingresso principale, è stata accolta dal lungo applauso dei fedeli, dal suono dell’organo e dai rintocchi delle campane. L’effige del Santo tonava alla Pieve dopo alcuni anni di assenza: a causa dei lavori, infatti, era stata traslata nella chiesa parrocchiale, consentendo così ai fedeli di continuare a venerarla.

L’intensa giornata commemorativa del 13 giugno è iniziata con la S. Messa delle 6.30, nella quale per tradizione il parroco ha benedetto il pane, distribuito ai fedeli. Altra celebrazione eucaristica alle 8, anche quiesta molto partecipata.Tanti i calcensi che durante la giornata sono giunti alla Pieve per pregare il Santo e, insieme, ammirare i lavori eseguiti.

Alle 20 il momento culminante con la Messa solenne presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, che è tornato nella comunità di Calcio a poco più di un mese dalla festa patronale di S. Gottardo. Con il Presule hanno concelebrato il parroco, il vicario zonale don Marco Leggio, il vicario di Antegnate don Simone Duchi e don Stefano Moruzzi, già parroco di Calcio. Presenti anche il vicario parrocchiale, don Matteo Bottesini, e il collaboratore, don Carlo Merisi, insieme al cerimoniere episcopale don Flavio Meani.

Nei primi banchi le autorità civili e militari, con il sindaco Elena Comendulli e il maresciallo dei carabinieri Stefano Tava.

Nel messaggio di benvenuto al Vescovo don santambrogio, non tralasciando gli auguri di buon onomastico, ha ricordato che la Pieve è stata riconsacrata l’ultima volta nel 1599. Ha poi sosttolinato il forte legame che la comunità calcense ha per la festa del 13 giugno: pur non essendo sant’Antonio il titolare della Pieve, la sua ricorrenza è per eccellenza la festa di questa chiesa. Il Parroco, ringraziando tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione dei lavori, ha auspicato che si possa continuare il restauro, soprattutto per quanto riguarda la parte interna.

Dopo l’omelia del Vescovo si è svolto il suggestivo rito della consacrazione del nuovo altare, e lo scultore Amedeo Togni ha sigillato alcune reliquie di Santi. Il nuovo altare è stato prima benedetto con l’acqua santa, poi unto con il sacro crisma, incensato ed infine rivestito con una tovaglia bianca e ornato di fiori. È stato questo il momento in cui sono state accese le candele e illuminato il presbiterio.

La Messa, animata dalla corale S. Vittore si è conclusa con la lettura del verbale di consacrazione da parte del cerimoniere vescovile e con le firme da parte del Vescovo, dei tre sacerdoti della comunità parrocchiale e di tre fedeli.

Una volta usciti di chiesa, i tanti presenti hanno potuto assistere, sulla piazzetta antistante, al concerto della banda S. Gottardo, appuntamento fisso in onore di S. Antonio di Padova.

Photogallery

 

La pieve di S. Vittore

Di epoca incerta da stabilire è annoverata tra le chiese più antiche della zona. Riconsacrata il 29 aprile del 1599, come attesta una lapide posta all’ingresso, la Pieve si presenta oggi in forme tardo rinascimentali con facciata barocca. L’interno è a unica navata coperta con volte a botte; ai lati si aprono quattro cappelle per lato, con bellissimi altari che custodiscono affreschi addirittura del XVI secolo e tele del XVIII secolo.

Il presbiterio e l’abside, un tempo ricoperti da affreschi (oggi nascosti), hanno copertura a vele multiple. L’altare maggiore in marmo è del 1799. La pala ad olio, anch’essa del XVIII secolo, raffigura Maria Assunta con i santi Vittore, Antonio di Padova, Carlo Borromeo, Luigi Gonzaga, Bernardo e Antonio Maria Zaccaria.

È stata la chiesa parrocchiale di Calcio fino al 23 ottobre 1880, data in cui fu dedicata la nuova parrocchiale, che mantenne il titolo del patrono san Vittore, proprio come la Pieve.

Il nuovo altare in marmo, a opera dello scultore di Calcio Amedeo Togni, vede scolpito in centro il Battesimo di Gesù; ai lati i santi patroni della parrocchia: san Gottardo e san Vittore. Sull’ambone è scolpito invece sant’Antonio di Padova

Facebooktwittermail