Mattarella a Cremona, per non dimenticare il dolore e consegnare il futuro ai giovani (FOTO e VIDEO)

Il Presidente della Repubblica in città visita il nuovo Campus della Cattolica dopo l'omaggio alle vittime del Covid in piazza del Comune

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«Solidarietà per le sofferenze patite» e «fiducia per la ripresa che si è avviata». Tra questi due espressioni, pronunciate nel breve intervento in piazza del Comune, dopo aver svelato la targa a ricordo delle vittime del Covid, si pone il significato della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cremona, dove nella mattinata di martedì 25 maggio ha inaugurato il nuovo Campus della Università Cattolica.

Un momento di grande significato per la storia della città e del suo territorio a cui anche la Diocesi di Cremona – come ha ricordato il rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, nel suo intervento – ha partecipato in modo decisivo anche con l’impegno del vescovo Antonio Napolioni che ha «tessuto inizialmente – ha ricordato – la trama di queste proficue relazioni tra istituzioni». Diocesi che in questa giornata è stata rappresentata dal vescovo emerito Dante Lafranconi (monsignor Napolioni è infatti impegnato nell’Assemblea generale della CEI a Roma) e dal vicario generale don Massimo Calvi.

La storia  – ha sottolineato il capo dello Stato – è raccolta e ricordata «qui, tra la Cattedrale, il Torrazzo, il Battistero, il Palazzo municipale, la Loggia dei Militi». E guarda ora, dopo la «tragedia della pandemia che ha seminato dolore e lutti», a un futuro di ripartenza al cui centro si pone la fiducia nelle nuove generazioni, di cui proprio l’università è segno. A loro, agli studenti, «veri padroni di casa», Mattarella ha rivolto un saluto «intenso e particolare» aprendo il suo discorso nel chiostro dell’ex monastero di Santa Monica splendidamente recuperato: «Un monastero… – ha sottolineato –  I monasteri nell’Alto Medioevo furono i propulsori della rinascita culturale e civile dei popoli d’Europa. Siamo in un momento di ripresa per il nostro Paese; essere qui in un monastero assume quasi un valore simbolico».

La fotogallery della visita in Piazza del Comune

La fotogallery della visita al Campus dell’Università Cattolica

Richiamando in particolare all’impegno della Fondazione Arvedi-Buschini per il recupero del complesso e per il sostegno al progetto formativo e ringraziando il coinvolgimento delle istituzioni e del tessuto produttivo del territorio il Presidente della Repubblica ha voluto rimarcare l’importanza della collaborazione di pubblico e privato come paradigma di quella «collaborazione fra tutte le realtà del Paese», condizione – ha aggiunto –  «indispensabile per definire, nel modo migliore, e attuare sollecitamente e con efficienza i programmi che conseguono dal Next generation dell’Unione europea […] Questa esigenza deve essere avvertita per ogni problema che riguarda, in questo momento di ripresa, il nostro Paese».

È lo sguardo a futuro a caratterizzare la seconda tappa della visita di Mattarella a Cremona: non sogni, ma uno sguardo sul reale, che valorizza la «qualità» dell’impegno, sostiene la ricerca e non nasconde il «debito che si ha nei confronti delle future generazioni»: «È un debito – ha concluso il Capo dello Stato – che si esprime nel riconoscimento del ruolo dei giovani nel disegnare con puntualità e in maniera adeguata un futuro. Questa è l’occasione per disegnare in maniera adeguata il futuro del nostro Paese da consegnare ai giovani, rifuggendo dalla tentazione, dalla tendenza – che sovente si avverte – di farsi rinchiudere o imprigionare nella considerazione esclusiva – e quindi effimera – del momento presente. Una considerazione esclusiva ed effimera che ignora il passato e la storia e trascura il futuro. Qui, in questo luogo universitario, destinato ai giovani e quindi al futuro è un richiamo che questa circostanza consente di fare con determinazione».

Sintesi in immagini della visita di Mattarella al campus Santa Monica

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Il legame con un territorio «contrassegnato – come ha indicato lo stesso Mattarella – da antica tradizione culturale, da grande dinamismo produttivo e anche da questo forte senso di comunità» e lo sguardo al futuro sono il filo rosso che ha condotto le tappe della visita del presidente della Repubblica. Lo ha sottolineato anche il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli, che ha manifestato la «convinzione che il futuro della nostra società si gioca in gran parte sul terreno della formazione». Così, presentando il progetto formativo che arricchisce di nuovi e originali corsi di studio l’offerta didattica della sede di Piacenza-Cremona, il rettore ha evidenziato la «necessità di confidare nei giovani e onorare – ha aggiunto – i nostri impegni verso di loro, munendoli degli strumenti necessari per costruire il loro avvenire», «delle conoscenze, delle capacità e della cultura sulle quali potranno radicare nei prossimi decenni la crescita economica, ma anche sociale e civile del Paese, a beneficio di tutti».

Uno sguardo alla comunità condiviso dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nei loro interventi.

«È una realtà storica e prestigiosa del territorio lombardo – ha detto il governatore nel suo intervento al Campus – una presenza che si dedica, con impegno, passione e competenza, alla formazione di uomini e donne. E lo fa secondo principi morali e perseguendo l’eccellenza, educativa e umana».

«Se l’Europa è il nostro orizzonte e vogliamo un’Europa forte – ha concluso invece il suo intervento il primo cittadino cremonese – penso che proprio questo progetto sia un modo concreto per realizzare questa volontà. E se vogliamo affrontare i problemi che Cremona e il nostro paese hanno, di denatalità e piramide anagrafica “rovesciata”, questo investimento è un modo giusto per farlo e Cremona vuole essere città per giovani e per le loro famiglie».

 

Le interviste al sindaco, al rettore e all’incaricato diocesano per la pastorale universitaria

TeleRadio Cremona Cittanova
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