Lo sprint finale nel restyling della chiesa di Salina

Dal giornale parrocchiale del Natale 2016

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I lavori nella chiesa di Sant’Antonio Abate in Salina continuano a passo incalzante e sono ormai giunti al risultato finale.

Come già avrete apprezzato i lavori esterni sono conclusi e la nostra attenzione si è negli ultimi mesi focalizzata sul restauro conservativo degli ambienti interni.

La Chiesa, appariva completamente annerita da nero fumo, polvere e corpi estranei che ne alteravano le cromie di finitura, già piuttosto scure in origine.

I lavori sono iniziati nel mese di luglio ed hanno interessato sia la parte bassa della Chiesa che le volte delle navate.

Nella parte bassa, a livello del pavimento a salire, è stato rimosso l’intonaco che presentava la tipica alterazione dovuta all’umidità di risalita ed è stato applicato intonaco deumidificante specifico per tali problematiche e compatibile con il restauro conservativo.

Si è proceduto con la pulizia della navata centrale da polveri ed annerimenti ed al ripristino delle crepe che apparivano nella zona in prossimità della facciata; stesso processo ha riguardato anche le cornici modanate.

Successivamente, è stata eseguita pulitura della volta decorata a finto cassettone della zona transetto (unico residuo decorativo pittorico rimasto dopo l’intervento degli anni ’70), dove è apparsa, sui fondi, una coloritura in verde completa di ombre di proiezione che, in accordo con la soprintendenza si è proceduto a restaurare.

Abbiamo riportato alla luce, il dipinto absidale del Cristo e delle figure dei Santi attraverso la pulitura, il lavaggio puntuale, la stuccatura di crepe e buchi con successivo ritocco pittorico e fissaggio protettivo finale.

I lavori sono stati seguiti sia per la progettazione che per la Direzione Lavori dall’Architetto Roberta Rossi con la collaborazione dell’Architetto iunior Paolo Martelli e sono stati eseguiti dall’impresa EUROCOSTRUZIONI SRL di Muraca Leonardo e dal Restauratore Andrea Cremaschi, il tutto sempre sotto l’occhio vigile della Soprintendenza per i beni architettonici di Brescia.

Fondamentale la presenza e lo sguardo attento di quei parrocchiani che si sono presi a cuore questa avventura, sentendo la chiesa da sistemare proprio come se si trattasse della propria dimora. Preziosissime le tante braccia che alla bisogna si sono rese disponibili anche per le incombenze più semplici e umili.

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