Sabato a Costa S. Abramo l’ingresso di don Roberto Rota nel contesto della sagra

La Messa di insediamento presieduta dal vescovo Napolioni alle ore 18 di sabato 7 ottobre

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Ad aprire la serie di ingressi del fine settimana sarà, nel pomeriggio di sabato 7 ottobre a Costa S. Abramo, quello di don Roberto Rota che, già parroco di Castelverde e Castelnuovo del Zappa, assume ora la guida anche di Costa S. Abramo, in vista di una sempre maggiore collaborazione di tutte le comunità del comune di Castelverde che potrebbe portare all’unità pastorale anche con S. Martino in Beliseto e Marzalengo, con don Rota chiamato a fare da coordinatore in questo processo.

 

Programma dell’insediamento

L’ingresso del nuovo parroco di Costa S. Abramo – preparato nelle sere di martedì 3 e giovedì 5 ottobre con le Messe e venerdì sera con la celebrazione penitenziale – segna anche l’avvio della sagra, che avrà il proprio culmine nella giornata di domenica 8 ottobre.

La celebrazione di insediamento di don Rota si svolgerà nel pomeriggio di sabato 7 ottobre con la Messa presieduta alla 18 dal vescovo Antonio Napolioni. Prima della liturgia il saluto dell’Amministrazione comunale; al termine il rinfresco di benvenuto in oratorio.

Domenica mattina la sagra si aprirà con la Messa delle 10.30 presieduta dal nuovo parroco. Quindi in oratorio la pesca di beneficenza. Nel pomeriggio due battesimi.

 

Profilo del nuovo parroco

Don Roberto Rota, classe 1959, originario della parrocchia di S. Agata in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1983. Ha iniziato il proprio ministero come vicario al Boschetto, nella periferia di Cremona, dove è rimasto sino al 1991. Nel frattempo è stato impegnato in Curia, prima come addetto della Ragioneria (1984/1995) poi come cassiere (1995/2004), ricoprendo anche l’incarico di direttore della Cassa del Clero (1993/2004) e poi quello di responsabile dell’Ufficio Assistenza e pensione clero (1997/2004).

Dopo essere stato collaboratore parrocchiale al Cambonino in Cremona (1999), è diventato parroco di Olmeneta (2000/2004).

Segretario per il Giubileo del 2000, è stato anche incaricato diocesano FACI-Federazione nazionale del clero italiano (2001/2008) e presidente della Società di mutuo soccorso tra i sacerdoti (2007/2008).

Dal 2004 è parroco di Castelverde e Castelnuovo del Zappa. Ora mons. Napolioni gli ha affidato anche la comunità di Costa S. Abramo. Può contare sulla collaborazione del vicario don Enrico Ghisolfi, del collaboratore parrocchiale don Luciano Carrer e del diacono permanente Umberto Bertelle.

Dal 2008, inoltre, è responsabile diocesano del Segretariato Pellegrinaggi e dell’Ufficio per la Pastorale del turismo e del tempo libero; dal 2012 è presidente dell’agenzia turistica diocesana ProfiloTours.

 

Saluto di don Rota

Carissimi

sembra scontato che un saluto inizi con questa parola ma per me non è una formalità! Acquista un significato autentico perché fin da subito, cioè fin dal momento in cui è stata resa pubblica la mia nomina a vostro Parroco, tutti voi mi siete diventati molto cari, affidandovi al Signore, nello scorrere quotidiano dei giorni. A volti noti e amici associo tutti quelli che ancora non conosco, come in un grande abbraccio che vuole raggiungere le famiglie, i ragazzi, gli anziani e soprattutto gli ammalati. L’ho detto anche pubblicamente, a Castelverde, nell’omelia del Corpus Domini, a pochi giorni dalla nomina, suscitando un po’ di sorpresa e lo ripeto ora alle soglie dell’inizio del mio ministero che condividerò con don Enrico e don Luciano, ma non posso nascondervi l’apprensione per questa missione affidatami, non tanto perché si tratta di diventare Parroco, ma perché si tratta di assommare il ministero parrocchiale di più comunità, tutte ugualmente carissime, con storie e tradizioni proprie, e di essere meno indegno possibile di questo ruolo, cioè capace di apprezzare, incoraggiare, stimolare il cammino di tutti, consolando e condividendo una strada che non sappiamo come sarà ma che sappiamo dove ci porterà, cioè ad una vita cristiana sempre più vera e autentica, per tutti, sacerdoti e fedeli, perché tutti abbiamo tanto da imparare dal Vangelo del Signore.

Per questo mi piace l’immagine che Papa Francesco ci ha nuovamente consegnato, durante la sua recente visita a Bozzolo, sulla tomba di don Primo Mazzolari, il 20 giugno scorso: “il pastore deve essere capace di mettersi davanti al popolo per indicare la strada, in mezzo come segno di vicinanza, in fondo per incoraggiare chi è rimasto indietro”.

In questi mesi ho pensato e pregato, l’ho fatto in particolare mentre percorrevo un tratto del Cammino di Santiago, condiviso con tre amici e mi è venuto in mente un gesto da porre proprio all’inizio, come un segno; mi sono detto: “a Costa ci andrò a piedi la sera dell’ingresso perché è bello recuperare, nella semplicità dei gesti, il senso dell’andare incontro ad una comunità che mi aspetta”. Ci viene in aiuto il Patriarca Abramo, Padre nella fede, a cui singolarmente è dedicata la comunità, colui che ha accolto l’invito di Dio e si è messo in cammino, fidandosi del Signore ad ogni passo: e di questo abbiamo proprio bisogno, tutti!

Non posso nemmeno nascondervi che il progetto non si ferma qui, non si ferma cioè ad una semplice riorganizzazione della presenza dei sacerdoti nelle parrocchie, tentando di salvare il salvabile, bensì di un cammino che inizia verso la costituzione di una “comunità allargata” che si chiama Unità Pastorale. Ma di questo avremo modo più avanti di ragionare insieme. Ora mi interessa solamente che mi consideriate vostro Parroco a tutti gli effetti, smettendo di pensare che “a Costa viene a dir Messa il Prete di Castelverde”.

Prendo dunque a prestito le parole di S. Paolo che, scrivendo ai cristiani di Corinto dice: “fatemi posto nei vostri cuori”: è questo il senso dell’essere comunità, il segreto della vita cristiana, al di là delle cose da fare, pur importanti, è questo quello che mi aspetto da voi; sono sicuro dell’impegno di tutti e, in attesa di incontrarvi, vi affido nuovamente al Signore.

don Roberto

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