L’incontro del vescovo Antonio con la Curia e gli organismi diocesani

Venerdì 5 febbraio mons. Napolioni si è intrattenuto con i responsabili e i collaboratori dei diversi uffici pastorali

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Nella tarda mattinata di venerdì 5 febbraio mons. Napolioni ha incontrato i responsabili e i collaboratori degli uffici pastorali della Curia oltre ai membri dei diversi organismi diocesani. Il vescovo Antonio, affiancato dal vicario generale mons. Mario Marchesi e dal delegato episcopale per la pastorale, don Irvano Maglia, ha anzitutto presieduto la preghiera dell’Ora Media, poi dopo rapide presentazioni, ha illustrato brevemente, ma assai efficacemente la sua “idea” di Curia. Anzitutto ha chiesto un poco di pazienza per “prendere le misure” visto la differenza con la struttura più piccola e meno complessa dell’arcidiocesi di Camerino – «permettemi di sbagliare» ha affermato suscitando a tutti un sorriso -, quindi ha sottolineato l’importanza di uno stile di comunione, di reciproco rispetto, di dialogo e di corresponsabilità: «La Curia deve essere come un motore d’avviamento dell’intera diocesi, nella consapevolezza, però, che ci sono altri pezzi che compongono il motore intero. Dovremo fare in modo che ogni sacerdote percepisca la Curia come una casa comune, come una realtà che aiuta e facilita e non come l’ufficio complicazioni degli affari semplici». Un forte invito, dunque, a lavorare insieme, a confrontarsi continuamente, a non operare in maniera individualistica ma facendo davvero squadra. Mons. Napolioni ha poi ringraziato per l’ottima accoglienza che ha ricevuto in questi primi giorni di ministero episcopale a Cremona. Al termine tutti i presenti hanno potuto conoscere personalmente il presule, il quale si è soffermato in modo particolare con i tanti collaboratori della Federazione Oratori.

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