L’incontro dei vescovi di Cremona e Crema con politici, amministratori ed esponenti del mondo economico e sociale

L'evento è stato promosso online e ha aiuto a riflettere sull'enciclica Fratelli tutti

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Definita da taluni «onirica» o «utopistica», l’enciclica Fratelli tutti rappresenta un documento di forte impatto, capace di trasformare con la «terapia della fraternità» un mondo malato nel corpo e nello spirito.  A fare il punto sulla terza enciclica di Papa Francesco ci ha pensato un incontro promosso dagli uffici per la Pastorale sociale e del lavoro delle diocesi di Cremona e di Crema, e svoltosi, con il coordinamento degli incaricati diocesani Eugenio Bignardi e Angelo Marazzi, nella serata di giovedì 3 dicembre attraverso le modalità di videoconferenza imposte dall’emergenza sanitaria e con gli interventi dei vescovi di Cremona e Crema, mons. Antonio Napolioni e mons. Daniele Gianotti.

«Forte è il legame con il precedente magistero di Francesco – ha esordito mons. Gianotti, cui è stato affidato il compito di illustrare e commentare della lettera apostolica –. Con la Laudato si’ l’uomo è infatti connesso a tutto, con la Fratelli tutti, è connesso a tutti».

Dialogo – da non intendersi esclusivamente come «febbrile scambio di opinioni» – dignità e ricerca della verità fondata su Dio sono i temi principali attraverso cui si snodano gli otto capitoli del testo, scritti con linguaggio semplice, ma denso di valori e riferimenti in grado di riorientare gli atteggiamenti di tutti.

«Questa enciclica – ha precisato il vescovo di Crema – prosegue sul modello delle precedenti e contiene temi cari e già proposti in diverse occasioni. Lo stimolo per la sua elaborazione è giunto tuttavia da una fonte “esterna”, precisamente dall’incontro con l’Imam di Abu Dhabi Al-Azhar, una esperienza che ha stimolato confronto e apertura».

Il modello su cui si delinea la «fratellanza» – cardine dell’intero documento – è tratto dalla parabola del Buon Samaritano, «riferimento biblico dell’intera enciclica, che prende su di sé il dolore dei fallimenti anziché fomentare odi e risentimenti». La comunione fraterna e la condivisione con l’intera umanità, per essere veramente feconda, deve snodarsi «nell’orizzonte del credente».

Da qui scaturiscono le linee guida per la vita quotidiana di tutti e, in particolare, per la «azione politica» che è protagonista del quinto capitolo dell’enciclica. Mettendo ben in guardia da un «populismo irresponsabile» , l’obiettivo irrinunciabile è quello di «assicurare, sempre e comunque, la dignità della persona».

«La buona politica deve quindi porsi maggiormente nella prospettiva della fecondità anziché del mero ottenimento dei risultati», ha precisato ancora monsignor Gianotti riprendendo le parole dell’enciclica: «Essa, infatti, non ha il compito di procacciarsi voti con le promesse ma, al contrario, di favorire le diversità produttive, pensare con visione ampia e interdisciplinare, costruire un ordine sociale animato dalla carità, assicurare la dignità assoluta e irrinunciabile della persona; migliorare anche le condizioni di vita di una sola persona, significa aver fatto della buona politica».

L’introduzione all’incontro e la relazione del vescovo di Crema

«In questa enciclica sono presenti centotrenta anni di dottrina sociale della Chiesa – ha commentato nel suo intervento finale il vescovo di Cremona Antonio Napolioni –. La Fratelli tutti è una offerta di riflessione anche per i non credenti, una scommessa sull’umano che si pone nell’orizzonte della più ampia inclusività possibile».

La conclusione dell’evento dopo il dibattito

La presenza,  tra il pubblico collegato, di numerose persone impegnate nella politica, dalle Amministrazioni locali all’Europarlamento, ha sollecitato un dibattito proficuo e ricco di motivi di riflessione. Particolarmente stimolante il riferimento lanciato al tema della «tenerezza applicato alla politica» e ad una azione dettata da «conforto e provocazione, nella quale non è ammessa l’indifferenza».

 

Ulteriore appuntamento sabato 5 dicembre

Il magistero di Papa Francesco sarà al centro anche di un altro incontro promosso dalla Diocesi di Crema in collaborazione con la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Cremona: sabato 5 dicembre, dalle 10 alle 12, in professor Leonardo Becchetti, ordinario di economia politica all’Università di Tor Vergata, terrà un intervento in streaming sul canale Youtube de Il Nuovo Torrazzo di Crema sul tema “Economia di Francesco, economia civile, nuova economia”, ispirandosi ai contenuti del recente evento internazionale “The Economy of Francesco” che ha coinvolto migliaia di giovani economisti da tutto il mondo per un dialogo e una proposta per il cambiamento dei modelli economici globali.

Marco Galbusera
TeleRadio Cremona Cittanova
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