L’educazione si fa in rete: il vescovo ha incontrato i dirigenti delle scuole cattoliche (audio e video)

Si è svolto nella mattinata di venerdì 22 novembre l'annuale incontro con i dirigenti scolastici, occasione di riflessione e confronto sulla "rete" degli istituti sul territorio diocesano

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Si è svolto venerdì mattina a Cremona il tradizionale momento di riflessione e condivisione rivolto ai dirigenti scolastici delle scuole paritarie e di ispirazione cristiana presenti sul territorio diocesano. L’evento, proposto dall’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, diretto da don Giovanni Tonani, ha visto la presenza del vescovo Antonio Napolioni, che ha proposto una breve riflessione seguita dal dibattito animato dai presenti.


Il Vescovo ha esordito proponendo un breve momento di preghiera. Preghiera che è stata tematizzata anche all’interno del pensiero che ha condiviso con i dirigenti scolastici. «Pregare significa, per noi cristiani, metterci nelle mani del Signore – ha spiegato Napolioni –. Dunque non possiamo far diventare questo momento una pratica meccanica, doverosa. Altrimenti dove sta il tentativo di riscoprire la fede nel tessuto reale della vita? Come coniugare fatiche quotidiane e affidamento, se invitiamo a pregare solo perché bisogna farlo?». Il Vescovo ha anche invitato i presenti a vedere, nel dialogo con il Signore, «un momento di ascolto e di incontro, affinchè ci si possa sintonizzare con i Suoi progetti, in modo tale che pensieri, desideri, ragionamenti e stili educativi possano essere davvero strutturalmente figli della Sua azione».
Mons. Napolioni, in chiusura del suo intervento, ha inoltre richiamato all’attenzione la «necessità di essere in rete, di camminare insieme, di condividere i passi che si fanno, affinché non solo ci si possa aiutare, ma la crescita di uno sia a beneficio dell’intera comunità cristiana. L’invito è ad aprire delle finestre attraverso le quali siano possibili il dialogo e il confronto».

La riflessione del Vescovo

Alla riflessione proposta dal Vescovo ha fatto seguito un intenso dibattito, all’interno del quale i presenti hanno potuto condividere risultati ottenuti e fatiche.
È stato portato l’esempio di scuole che, nel territorio cremonese e cremasco, hanno dato il via a un progetto per strutturare percorsi formativi che rispondano a una vera e propria idea pedagogica di riferimento. Uno dei modelli citati è quello delle scuole diocesane: Canossa e Sant’Angelo a Cremona, con scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, insieme alle scuole di Castelleone, Soresina e Casalmaggiore, attraverso la cooperativa Cittanova stanno riorganizzandosi per camminare insieme in un percorso comprensivo anche del liceo «Vida» di Cremona.
In numerosi interventi è stata sottolineata proprio l’esigenza di «pensare insieme», non per appiattire e omologare la formazione proposta da ogni scuola, ma per creare una rete utile alla crescita di tutti: educatori, studenti, famiglie e comunità.

E in questa prospettiva si è mosso anche don Tonani che, all’interno della propria riflessione, ha ricordato il valore «del legame con la Chiesa locale e con il Vescovo, ma anche del rapporto con i laici, sempre più presenti come figure educative nelle nostre scuole».
Il responsabile dell’Ufficio scuola ha invitato a seguire la strada della «corresponsabilità ecclesiale, così che didattica e vita cristiana, insieme, possano favorire la ricerca del bene, affinché si passi dal concetto di scuola cattolica come luogo in cui “si paga, quindi si è promossi” a realtà nella quale “si paga, quindi si è aiutati a crescere e si è accompagnati”».

L’intervista a don Tonani

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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