La veglia in S. Omobono per la Settimana della Carità

Martedì 8 novembre nella chiesa di via Ruggero Manna l'adorazione eucaristica animata dai giovani vincenziani di Cristo Re

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A pochi passi dal luogo in cui Omobono Tucenghi, all’alba del 13 novembre 1197, rese l’anima a Dio dopo una vita segnata dalla preghiera, dalla penitenza e dall’amore ai poveri, si è tenuta, martedì 8 novembre, una veglia di preghiera nell’ambito della Settimana di Carità. A presiedere il rito nella chiesa di via Ruggero Manna dedicata al Santo Patrono della Chiesa cremonese, don Antonio Pezzetti, direttore di Caritas Cremonese affiancato dal diacono permanente Cesare Galantina.

Nei banchi tanti operatori della carità tra i quali spiccavano i giovani vincenziani di Cristo Re che hanno animato l’adorazione eucaristica dopo la recita dei Vespri. In modo particolare sono stati letti alcuni scritti di Federico Ozanam, fondatore della Società San Vincenzo de’ Paoli, e di papa Francesco.

Don Antonio all’inizio ha spiegato il senso della celebrazione: «Ci raduniamo in preghiera attorno all’Eucaristia perché questa è la sorgente della nostra carità, il motivo ispiratore del nostro impegno a favore dei più poveri ed emarginati. Vogliamo affidare al Signore tutti coloro che lavorano per una società più solidale e più attenta ai bisogni di piccoli e dei fragili. Vogliamo inoltre ricordare le popolazioni delle Marche e del Lazio colpite dai terremoti».

Dopo la benedizione eucaristica e la reposizione del Santissimo Sacramento l’assemblea ha recitato la preghiera a Sant’Omobono scritta dal vescovo Dante Lafranconi.

Tra i banchi anche il vescovo Antonio accompagnato dal segretario don Flavio Meani.

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