La San Vincenzo diocesana non si ferma neanche in luglio

Costante la risposta ai bisogni di famiglie e persone in situazione di grave povertà. Ecco tutte le iniziative messe in campo

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Anche durante il mese di luglio la San Vincenzo diocesana rimane aperta e attiva per occuparsi di famiglie e persone in situazione di grave indigenza.

Tra i vari servizi presso la sede di Cremona in Viale Trento Trieste, uno dei più frequentati e conosciuti è quello fornito dalle Cucine Benefiche, che garantisce quotidianamente un pasto caldo gratuito, composto da un primo, un secondo con contorno e frutta di stagione. Nei mesi invernali – quest’anno si è arrivati fino a marzo -, il servizio è garantito anche alla sera. Sono circa 40 le persone che ogni giorno usufruiscono del pasto, servito dai volontari che offrono una accoglienza semplice e una relazione che favorisce l’ascolto e il rispetto.

Anche la distribuzione di pacchi alimentari continua a rivelarsi necessaria, soprattutto in questo periodo in cui la crisi economica si fa ancora sentire, colpendo in particolare le famiglie dove si vive la perdita del lavoro. Sono circa 400 i pacchi con alimenti di prima necessità che vengono consegnati nella nuova sede del servizio in via San Francesco d’Assisi, inaugurata nel novembre 2015. Pur non risolvendo alla radice il problema della povertà, il pacco si rivela necessario per le famiglie in situazione di grave povertà.

«Una novità di quest’anno è il progetto UNRRA», racconta Mario Gaiardi, volontario della struttura. «Si tratta del servizio che prevede la distribuzione di 2.400 pacchi, iniziativa in collaborazione con il Comune di Cremona, ente capofila, data in gestione alla San Vincenzo. I destinatari vengono scelti con criteri ben precisi sia dal Comune, sia dagli operatori San Vincenzo».

Anche il servizio delle docce risulta particolarmente utilizzato. Lo scorso anno si sono contate in tutto 800 fruizioni, per un totale di circa 100 persone. «Si tratta di mettere a disposizione docce due volte a settimana (il mercoledì e il sabato) per quanti vivono senza fissa dimora, in rifugi di fortuna o per le persone alle quali sono tolte le utenze in casa. Si dà anche la possibilità di avere biancheria pulita e di usufruire di rasoi per la rasatura».

San Vincenzo, in collaborazione con Caritas, provvede all’erogazione di aiuti economici alle famiglie, soprattutto per il pagamento delle bollette, servizio che quest’anno è diventato sempre più necessario: «Quest’anno rispetto al 2015 le richieste di pagamento sono aumentate di circa 25%. Ci teniamo a dare la priorità alle famiglie con minori, pagando le bollette per non rischiare che le utenze vengano sospese», afferma Gaiardi. «Prima di consegnare pacchi o aiuti economici cerchiamo di analizzare la situazione e fare alcune analisi, così da sanare le situazioni maggiormente in crisi. In questo senso è molto utile quanto emerge dai Centri d’ascolto, che permettono di rilevare i bisogni, discutere con quanti vengono a chiedere aiuti, dando anche conforto e cercando insieme soluzioni possibili».

Durante l’anno scolastico i volontari dedicano anche una particolare cura ai più piccoli e alla loro istruzione: è infatti organizzato nelle parrocchie di Cristo Re e in San Pietro il servizio di doposcuola, indirizzato a studenti delle scuole medie inferiori. Gli utenti sono soprattutto ragazzi stranieri, con difficoltà soprattutto linguistiche ma anche relazionali.

In ultimo, molto interessante l’attività, intrapresa nel 2013, che continua nella Casa Circondariale di Cremona, ovvero il coinvolgimento di un gruppo di carcerati nella coltivazione di 26 orti su terreno bonificato entro la struttura del carcere. «Insieme a Claudio Bassignani mi occupo personalmente di questa iniziativa – afferma Mario Gaiardi -. Quest’anno siamo arrivati a coltivare 1600 metri quadrati di terra, insieme ad alcuni detenuti che scelgono liberamente di partecipare. I prodotti vengono poi condivisi tra i detenuti della propria sezione. Partecipano sopratutto stranieri di origine magrebina, albanese, romena e anche cinese. Mi posso definire molto soddisfatto: sono persone molto interessate a questa attività, che si danno da fare e hanno molta buona volontà».

Tutte le attività della San Vincenzo comportano un impegno organizzativo particolarmente rilevante, tutto sostenuto dalla generosità dei circa 40 volontari che gravitano intorno alla struttura. Per quanto riguarda l’aspetto economico, le entrate sono sostenute dalle collette raccolte dai soci, da contributi di enti o associazioni, dalle offerte provenienti dalle chiese e dai benefici del 5 e dell’ 8 x mille.

La Società della San Vincenzo è presente e attiva su tutto il territorio cremonese: raggruppa infatti 26 Conferenze parrocchiali operanti nella Diocesi di Cremona, di cui 10 nel Capoluogo e 16 in provincia.

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