Si è svolto martedì 4 giugno nel chiostro dell’ex chiesa del Foppone l’incontro organizzato dall’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali in occasione della 53^ Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali. Ospite della serata è stata la giornalista Iman Sabbah, giornalista Israele palestinese naturalizzata italiana, di religione Cattolica, attualmente corrispondente della Rai da Parigi.
Con il suo intervento, accompagnato dalle poetiche esecuzioni musicali di Giacomo e Anna Ruggeri, la giornalista ha offerto una personale lettura del messaggio del Papa per le Comunicazioni sociali sul tema “Siamo membra gli uni degli altri. Dalle social network community alle comunità”.
Il primo spunto è una parola che – dice Iman Sabbah – “non manca mai negli interventi del Papa: la parola incontro”.
Una parola che invita a riflettere sugli strumenti tecnologici e sulla rete come “uno strumento che deve unire e non dividere”. L’esempio arriva dalla sua terra d’origine, laTerea Santa, dovei social network sono diventati mezzo e occasione per incontrarsi “tra comunità cristiane dei paesi vicini nel Medio Oriente, che attraverso uno smartphone si scambiano le esperienze e le difficoltà di essere minoranza”.
Un altro tema della riflessione della giornalista Rai è quello della conoscenza: “La rete è uno strumento per verificare le notizie, per distinguere la realtà delle chiacchiere”. E la conoscenza, in un mondo dove tutti possono essere portatori di notizie è importante conoscere i rischi che si corrono di fronte al dilagare della disinformazione. “Un aspetto che noi operatori della comunicazione incontriamo ogni giorno”, sottolinea Iman Sabbah. “Ma spesso la corsa alla notizia toglie accuratezza alla verifica e fa cadere nelle fake news”. Una verifica che tuttavia riguarda tutti: “Prima di condividere con i social una notizia controllate qual è la fonte”.
La giornalista porta esempi eclatanti di notizie false che hanno condizionato l’opinione è il comportamento di molte persone: dal falso endorsement di Papa Francesco per la campagna elettorale di Trump, fino si fotomontaggi creati ad arte per diffondere notizie false sul tema dell’immigrazione nei paesi europei “sia a fine politico, economico oppure per un fine di diffamazione diretta di una persona”.
“Verificare, educare è sensibilizzare”: questa l’indicazione ripetuta con urgenza da Iman Sabbah che si rivolge alle famiglie, alla scuola e alle parrocchie. “È importante conoscere e educare all’uso responsabile della rete perché può danneggiare profondamente le nostre comunità”.
“La rete – conclude – è luogo del dialogo e non del monologo ed è uno spazio utile per condividere il bene e il bello che c’è nel nostro mondo è che non trova spazio nella informazione mainstream che preferisce le notizie negative. Combattiamo la deriva che trasforma un bene come la rete in in male”.
Al termine dell’intervento è stato il direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali don Enrico Maggi a presentare le iniziative editoriali diocesane, dal portale diocesano, al nuovo periodico online Riflessi Magazine in uscita venerdì 7 maggio con la sua seconda edizione dedicata al tema “Altri”, fino alle produzioni radiotelevisive e all’impegno sui social network.
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