La più bella avventura: il 10 febbraio serata di lettura del pensiero di Mazzolari

Alle 20.45 nella chiesa del Cambonino, a Cremona, con letture, meditazioni musicali e interventi sul pensiero mazzolariano affidati a don Bruno Bignami e don Umberto Zanaboni

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La recente costituzione a Cremona dell’unità pastorale “Don Primo Mazzolari” diventa occasione per approfondire il pensiero del parroco di Bozzolo, originario del Boschetto e autore di numerose opere, anche recentemente riscoperte. Giovedì 10 febbraio, nella chiesa di S. Giuseppe al Cambonino, a partire dalle ore 20.45, sarà proposta una riflessione articolata con letture, meditazioni musicali e interventi sul pensiero mazzolariano intorno alla comunità ecclesiale, la sua natura e la sua destinazione: uno snodo prezioso che ha da sempre offerto a don Primo di toccare i grandi temi della sua passione pastorale, dal rapporto dei credenti con Cristo ai lontani, passando per la questione cruciale della giustizia e della riconciliazione.

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Due le voci invitate a dare forma al tema: don Bruno Bignami, profondo conoscitore di Mazzolari e direttore dell’Ufficio CEI per i problemi sociali e del lavoro, e don Umberto Zanaboni che si sta occupando a tempo pieno del processo di beatificazione aperto in diocesi dal vescovo Napolioni. Al primo sarà chiesta una rilettura sistematica della figura di don Primo, al secondo il punto del cammino diocesano che riguarda Mazzolari.

Cuore della serata saranno quattro letture, tratte da I lontani, La samaritana e Il compagno Cristo, scelte con cura tra le migliaia di pagine che don Primo ha lasciato, perché cresca la competenza e la conoscenza sul pensiero di don Primo a cominciare da quelle comunità che ne portano il nome: Cambonino, Boschetto, Migliaro e S. Ambrogio. Nel frattempo, e proprio in occasione della visita pastorale che ha ufficializzato l’unità pastorale, sono state messe a disposizione diverse copie di alcuni tra i più celebri titoli di Mazzolari allo scopo di far circolare il suo pensiero e farne una sorta di compagnia autorevole per il cammino delle comunità.

Giorni in cui Mazzolari è stato anche nuovamente stato citato da Papa Francesco che nel discorso pronunciato il 31 gennaio nella sala Clementina alla delegazione dell’Agenzia delle entrate – dopo aver evidenziato le parole chiave legalità, imparzialità e trasparenza – ha proposto quanto nel 1948 don Primo Mazzolari scriveva ai politici cattolici eletti in Parlamento: «Molto sarà perdonato a chi, non avendo potuto provvedere a tutti i disagi degli altri, si sarà guardato dal provvedere ai propri. Ridurre lo star male del prossimo non è sempre possibile: non prelevare per noi sulla miseria, è sempre possibile. È il primo dovere, la prima testimonianza cristiana. Di fronte a una tribolazione comune, le mani nette paiono una magra presentazione: ma i poveri non la pensano così. I poveri misurano da essa, non la nostra onestà, ma la nostra solidarietà, che è poi la misura del nostro amore».

TeleRadio Cremona Cittanova
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