La pace di don Mazzolari in versione cinese

Alla presenza di don Bignami e don Ghilardi il "Tu non uccidere" è stato presentato a Hong Kong

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Si presenta davvero bene, in veste grafica elegante e accattivante, la versione cinese del “Tu non uccidere” di don Primo Mazzolari. Colpisce per quella goccia di sangue realizzata nell’ultimo carattere indicante l’uomo e che buca la copertina.

Inizia con questa sorpresa il viaggio a Hong Kong per la presentazione del volume tradotto da Bibiana Wond. I due momenti ufficiali hanno riscosso molto interesse.

 

La presentazione con il card. Tong

Il primo ha visto la presenza straordinaria del card. John Tong, vescovo della diocesi. Presso la sala dei laici nell’Holy Cross Center (San Wan Ho), sede della Commissione diocesana giustizia e pace, nel cuore dell’isola di Hong Kong, domenica 21 maggio, alle ore 15, si è tenuto l’atteso evento.

La folta presenza di cinesi testimonia che il passaparola pubblicitario è funzionato adeguatamente. Si sono spesi moltissimo per questa data sia il curatore del progetto, padre Gianni Criveller del Pime, sia l’attivista Jackie Hung della Commissione giustizia e pace della diocesi di Hong Kong. Dopo aver tradotto in questi quindici anni due classici di don Lorenzo Milani – “Lettera a una professoressa” e “Lettera ai cappellani militari” – è venuto il momento di don Mazzolari con il suo manifesto di pace “Tu non uccidere”.

Il cardinale Tong ha evidenziato la profezia della riflessione mazzolariana, soprattutto sui temi del dialogo e della non violenza. Ha ricordato che è in corso nella diocesi di Cremona il processo di beatificazione di don Primo e la prossima visita di Papa Francesco sulla sua tomba a Bozzolo, il 20 giugno. Ha concluso il discorso con queste parole, per nulla di circostanza: «Il rifiuto di Mazzolari nei confronti della guerra e della violenza, il sostegno all’obiezione di coscienza contro ordini criminali da parte di autorità militari o politiche, è ancora oggi molto significativo, anche dopo 60 anni dal libro. Ora il mondo non è migliore di allora, e sembra che non impariamo mai dalle tragedie della storia. La “teologia della pace” proposta da Mazzolari è importante anche oggi, anche a Hong Kong e in Cina. Le parole di Mazzolari suonano a noi incredibilmente contemporanee: “La pace è il dono più fragile”».

Per la diocesi di Cremona ha preso la parola don Maurizio Ghilardi, direttore dell’ufficio missionario diocesano e parroco del Boschetto, la parrocchia dove è nato don Mazzolari. Nel suo intervento ha ricostruito il percorso umano e sacerdotale di don Primo: la sua formazione, il ministero a Cicognara e a Bozzolo, il suo impegno per la pace e la giustizia, i concetti chiave del “Tu non uccidere “.

Per ultimo padre Franco Mella, del Pime, molto conosciuto per le tante iniziative in favore degli ultimi, ha messo in luce la vicinanza di idee sul tema della guerra tra don Mazzolari e don Milani. Ha scelto la strada provocatoria di suggerire che “Tu non uccidere” invita in qualche modo a preferire, alle scorciatoie delle contrapposizioni aperte, le vie del dialogo, anche nei rapporti attuali tra Hong Kong e la Cina. Il discorso è un nervo scoperto del dibattito attuale in città.

L’incontro si è concluso con la visione di un docu-film che ha cercato di attualizzare nell’esperienza attuale di Hong Kong il messaggio di don Mazzolari e don Milani.

Il pomeriggio è stato ben condotto da padre Criveller e da Jackie Hung, favorendo l’attenzione dei presenti attraverso traduzioni simultanee in inglese o in cinese.

 

L’incontro con la comunità italiana

La lingua italiana ha invece dominato la mattinata di lunedì 22 maggio. Alla Pime house si è replicata la presentazione di “Tu non uccidere” per la comunità italiana di Hong Kong. Erano presenti, tra l’altro, Antonello De Riu, console generale d’Italia in Hong Kong e Macau, e mons. Ante Jozic, responsabile della Missione di studio della Santa Sede che si occupa della Chiesa in Cina.

Don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari, ha ricostruito il percorso biografico del parroco di Bozzolo che ha portato alla scrittura del “Tu non uccidere”. Non sono mancati riferimenti all’attualità in merito al concetto di guerra giusta.

Gli interventi conclusivi del console e del rappresentante vaticano hanno confermato quanto il parroco di Bozzolo sia stato profetico. Ora i missionari del Pime, che sono tra i fautori del progetto di traduzione, si impegnano a promuovere il libro nelle parrocchie di Hong Kong.

Già domenica pomeriggio ha stupito la scelta di una attivista ed ex hostess, Winnie Wong, di acquistare 25 copie del libro per regalarlo. È un sostegno alle attività della Commissione giustizia e pace, ma anche alla diffusione del messaggio di pace di don Mazzolari. Non è solo questione di veste grafica…

 

Photogallery delle presentazioni a Hong Kong

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