La Festa del volontariato sarà un “Laboratorio territoriale del volontariato”: per raccontarsi, raccordarsi e ripartire

Nel 2020 ll tradizionale evento lascia spazio a un laboratorio per accompagnare le associazioni cremonesi in questa nuova fase

image_pdfimage_print

Un laboratorio territoriale per accompagnare le associazioni nella fase di ripartenza. È questa la linea strategica definita dal comitato promotore della Festa del Volontariato, composto da CSV Lombardia Sud, Forum del Terzo Settore e Comune di Cremona. Preso atto dell’impossibilità di organizzare la Festa del Volontariato nelle forme tradizionali, i tre soggetti, dopo un percorso di approfondimento, hanno valutato l’opportunità di progettare un percorso per coinvolgere le associazioni del territorio in un processo di partecipazione allo sviluppo del welfare locale anche come espressione di sinergie tra i soggetti che partecipano alla costruzione del bene comune.

Da tale riflessione nasce l’dea di ridefinire e rinominare la Festa del Volontariato Cremonese 2020 “Laboratorio territoriale del Volontariato”, in ideale continuità con il percorso già avviato nell’anno 2019 e oggi reso ancora più urgente e necessario dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19. In questa prospettiva si evidenzia l’importanza di quanto si è naturalmente realizzato nei mesi più acuti della crisi, durante i quali si è assistito a una massiccia mobilitazione di molteplici soggetti enti pubblici e privati, profit e non-profit, singoli cittadini: un’azione collettiva finalizzata alla cura della comunità in stretta connessione con il territorio. Per supportare questa “attitudine territoriale” alla cura della comunità, e in continuità con le edizioni precedenti della Festa del Volontariato Cremonese, si è proposta la modalità del Laboratorio basata su 3 parole chiave: Raccontarsi, Raccordarsi, Ripartire.

RACCONTARSI per condividere e rileggere insieme l’esperienza di ciascuna realtà associativa nel tempo dell’emergenza rilevando elementi critici ma anche nuovi rispetto alla “consuetudine” pre-Covid.

RACCORDARSI tra associazioni e con il territorio, a partire dall’esperienza dei Comitati di Quartiere, per attivare e/o implementare quel capitale sociale che è relazione di qualità, generativa di comunità.

RIPARTIRE dal territorio inteso come Quartieri, aree della città definite “geograficamente” e anche dal punto di vista identitario, in cui declinare un’idea di welfare locale quale lavoro di artigianato condiviso e partecipato in primis dai soggetti presenti nei territori/quartieri stessi.

Il percorso è stato progettato in stretta sinergia con il Centro Quartieri e Beni Comuni del Comune di Cremona: si è valutata infatti l’importanza di ripartire dai territori, rimettendo al centro il patrimonio di relazioni, movimenti, progettualità, reti, forme di solidarietà spontanea intercettate, sollecitate, attivate, accompagnate, supportate nei 3 mesi della fase acuta della pandemia. L’idea è di mettere in relazione le associazioni della città con i Comitati di Quartiere per progettare nuove soluzioni, rafforzare il sistema di relazioni con le associazioni, volontari e cittadini e per dare nuove risposte ai problemi concreti dei territori in cui si vive. Lavorare insieme presuppone un rapporto di collaborazione permanente: pensando e realizzando insieme progetti, e rendendo visibili i risultati raggiunti.

Nel mese di luglio sono stati organizzati i primi appuntamenti ai quali hanno partecipato circa 20 associazioni della Città di Cremona; nei prossimi giorni saranno proposte nuove occasioni: le associazioni interessate possono inviare una mail a festavolontariatocremona@gmail.com oppure contattare la Sede di Cremona di CSV Lombardia Sud (cremona@csvlombardia.it 0372/26585).

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail