La domenica dei pellegrini a Lourdes, nel cuore di una Chiesa senza confini

Il 7 agosto gli 80 cremonesi hanno partecipato alla Messa internazionale; nel pomeriggio la processione eucaristica guidata dal vescovo Napolioni. Poi un momento di festa con i giovani e i sacerdoti che festeggiano gli anniversari

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Le immagini della Messa internazionale (foto di D. Carminati)

Altra intensa giornata quella di domenica 7 agosto per gli ottanta cremonesi che stanno partecipando al pellegrinaggio regionale dell’Unitalsi al santuario di Lourdes, iniziato giovedì 4 e che terminerà, con l’arrivo nella città del Torrazzo, nella mattinata di mercoledì 10 agosto.

Alle 9.30 il primo appuntamento è stato nella basilica ipogea di San Pio X: con una superficie di circa 12.000 m² essa può contenere circa 25.000 persone. Questa immensa chiesa fu consacrata il 25 marzo 1958, per il centenario delle Apparizioni, dal patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta da mons. Georges Colob, vescovo di La Rochelle, diocesi suffraganea di Poitiers. Accanto a lui altri vescovi francesi e due italiani: mons. Antonio Napolioni, che guida gli oltre 250 pellegrini lombardi e mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, presente con la sua diocesi.

“È sempre suggestiva la Messa internazionale – racconta l’assistente spirituale dell’Unitalsi cremonese don Maurizio Lucini – perché si respira davvero la cattolicità della Chiesa. In San Pio X, infatti, si sono ritrovate a pregare persone di tante lingue e culture diverse, ma accomunate da un’unica fede in Dio. Soprattutto il Credo, cantato in latino da tutti, ci ha fatto davvero sentire un unico Corpo”.

“Colpisce – continua il sacerdote che è anche responsabile diocesano della pastorale della salute – la presenza di tanti pellegrini dell’Asia, in modo particolare dell’India. Fino a pochi anni fa erano quasi assenti, oggi sono moltissimi. È il segno che la Chiesa non ha confini, che lo Spirito soffia in ogni angolo della terra e che il Vangelo è capace di parlare al cuore di tutti!”.

Terminata l’Eucaristia la comitiva lombarda ha posato per la tradizionale foto di gruppo dinanzi alla basilica del Santo Rosario, poi, privatamente, molti si sono recati alla Grotta per la recita dell’Angelus.

Nel pomeriggio c’è stata la possibilità di visitare sia i luoghi dove visse Bernadette – dal mulino dove lavorava il padre, alla povera casa dove viveva la famiglia Sobirours, fino alla chiesa parrocchiale  – sia il Santuario che, nonostante la “giovane età”, contiene molte e preziose opere d’arte.

Le immagini della processione eucaristica 

Qui la gallery completa del pellegrinaggio a Lourdes

 

Alle 17.00, mons. Napolioni ha presieduto la solenne processione eucaristica internazionale, partecipata da migliaia di persone. Il vescovo, rivestito di un semplice piviale bianco, ha iniziato il rito dall’altare della spianata del Santuario al di là del Gave: “Adoriamo il Corpo di Cristo – ha esordito – perché diventiamo anche noi un unico Corpo”. Ha quindi invitato a pregare per il Sinodo voluto fortemente da Papa Francesco e che sta coinvolgendo la Chiesa universale e per la pace nel mondo.

Impreziosita dai canti del grande coro del Santuario si è quindi snodata la processione che ha attraversato il grande piazzale per poi immettersi nella basilica di San Pio X dove c’è stato un breve momento di adorazione e la benedizione eucaristica dedicata soprattutto ai malati.

“La processione – prosegue don Lucini – è davvero immagine di una Chiesa in cammino: davanti l’Eucaristia, cioè Cristo e il suo amore raccolto in pezzo di pane, e dietro tutti i credenti. In prima fila i più fragili – i malati – che sono però anche i più potenti perché con la loro preghiera e la loro offerta sostengono la missione della Chiesa. Ed è bello vedere anche il posto d’onore che hanno sempre i medici nelle celebrazioni: quasi a dire l’alleanza stretta che c’è sempre stata, c’è e ci sarà tra la scienza e la fede cattolica”.

Le immagini della festa al Salus Infirmorum 

 

In serata, al quarto piano del Salus Infirmorum, la struttura dell’Unitalsi che ospita malati e diversamente abili nel loro soggiorno a Lourdes, c’è stato un momento di festa e di condivisione con il vescovo Antonio e i pellegrini cremonesi, in modo particolare i giovani volontari dell’unità pastorale S. Omobono: 16 ragazzi fra i 22 e i 29 anni che hanno deciso di dedicare parte delle loro vacanze nel servizio ai malati. Durante la serata sono stati festeggiati i sacerdoti che quest’anno ricordano un particolare anniversario di ordinazione: don Mario Martinengo, veterano di Lourdes, che nel 2022 celebra 50 anni di Messa e don Claudio Rasoli e don Maurizio Lucini, entrambi viadanesi, che hanno tagliato il traguardo dei 20 anni.

Lunedì 8 agosto, penultimo giorno di permanenza nella cittadina francese, ci sarà il momento più atteso: la Messa e il passaggio di ogni singolo pellegrino alla Grotta e quindi il gesto dell’acqua che quest’anno, a causa ancora dell’emergenza pandemia, sostituisce il bagno nelle piscine. In serata la compagine lombarda parteciperà ufficialmente alla processione aux flambeaux. Martedì 9 i momenti conclusivi: alle ore 9 la Messa finale con l’accoglienza del personale del primo anno. Alle 15, infine, la recita del Rosario e i saluti finali.

Claudio Rasoli

TeleRadio Cremona Cittanova
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