Issr, un’università di scienze religiose per cinque diocesi

Venerdì 23 novembre in Seminario l'arcivescovo di Milano Delpini alla inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto "Sant'Agostino"

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Si terrà venerdì alle ore 18 presso il Seminario di Cremona, l’inaugurazione dell’anno accademico 2018–19 dell’Istituto superiore di Scienze religiose «Sant’Agostino», delle diocesi di Cremona, Crema, Lodi, Pavia e Vigevano. L’evento vedrà la partecipazione dei vescovi delle cinque diocesi coinvolte e dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini che terrà una prolusione sul tema «Paolo VI: per una cultura e testimonianza cristiane».

«È interessante – spiega il direttore don Cesare Pagazzi – che cinque diocesi si coordinino. La trovo una bella esperienza di fraternità fra Chiese locali che matura attraverso la rete laicale». Sono laici, infatti, i 202 studenti che partecipano ai corsi accademici triennali e specialistici dell’ISSR che ha la propria sede centrale a Crema. Molti di loro frequentano in vista dell’insegnamento della religione cattolica, ci sono anche diaconi permanenti, ma tanti sono anche gli studenti che affrontano lezioni, studio ed esami per un approfondimento personale e qualificato da mettere a frutto nel servizio pastorale parrocchiale e diocesano. «Personalmente – confida don Pagazzi – sono edificato da questa esperienza di laici sposati, con figli e un lavoro, che affrontano un percorso così impegnativo (martedì e giovedì sera e sabato mattina, da settembre a maggio, ndr) per spirito di servizio verso la Chiesa».

Così l’ISSR rappresenta una sorta di avamposto per l’impegno laicale nella vita pastorale: «Una sfida – conferma il direttore – che richiede una preparazione teologica e pastorale», due direttrici che guidano il percorso formativo dell’Istituto interdiocesano che quest’anno, con 44 matricole, batte il proprio record di iscrizioni e guarda al futuro con nuove idee e metodi innovativi. Come il sistema di formazione a distanza che permette di seguire anche dalla sede di Pavia lezioni tenute a Crema (e viceversa) e di interagire in tempo reale con i docenti e i compagni di corso. «Inoltre – aggiunge don Cesare Pagazzi – ci stiamo accreditando presso il Miur per erogare anche corsi di aggiornamento riconosciuti per docenti, non soltanto Irc. Questo ci consente di essere sempre più protagonisti nell’ambito della formazione e della cultura sul territorio».

E non è tutto. Per i prossimi anni accademici, infatti, l’Istituto proporrà due nuovi percorsi didattici interni, coordinati dai preposti Uffici delle diocesi coinvolte, rivolti agli operatori di pastorale giovanile e pastorale sociale e del lavoro.

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