“Interconnessi”: una rete di preghiera con i fratelli missionari

Il 14 gennaio un momento di preghiera di adorazione unirà la comunità di Pizzighettone con i missionari cremonesi a Londrina (Brasile), Manila, Parigi e Salvador de Bahia

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Da tempo il nostro Centro Missionario Diocesano ha proposto alle parrocchie della nostra diocesi, che ancora mettono in programma settimanalmente o mensilmente l’adorazione eucaristica, di connotare la preghiera di missionarietà.


Diverse comunità hanno risposto all’invito, altre forse la stanno programmando; nel frattempo questo desiderio di creare connessione tra la nostra Chiesa diocesana e le comunità missionarie ha varcato le porte anche delle case di missionari di origini cremonesi che operano in diverse parti del mondo. Ad aver incrementato questa voglia di preghiera condivisa e “connessa” sono state anche le tante interviste fatte ai missionari (e il programma è ancora lungo da portare avanti) che ogni mercoledì, da diverse settimane ormai, sono state proposte nel podcast MissioConnessi (ASCOLTA QUI) dal Centro Missionario attraverso i canali social della nostra diocesi.

Ed è così che ne è scaturito l’appuntamento per il prossimo 14 gennaio, quando a mettersi in comunione con la preghiera saranno le comunità di: Pizzighettone, Londrina in Brasile (guidata da padre Claudio Marinoni, saveriano), del seminario saveriano di Manila (guidata da padre Matteo Rebecchi), Parigi (guidata da suor Bruna Faldi delle Piccole Sorelle del Vangelo) e Salvador de Bahia (insieme a don Emilio Bellani e don Davide Ferretti) dove, tra l’altro, proprio a giorni sarà presente una delegazione cremonese guidata da don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la Pastorale missionaria e don Andrea Lamperti, vicario di Pandino, insieme a quattro giovani della diocesi.
Ad orari differenti, secondo il fuso orario di ogni nazione, sarà un susseguirsi di persone che davanti al Santissimo Sacramento creeranno un legame che è il solo a poter ridurre il distanziamento che ormai condiziona ogni momento aggregativo.

Gli obiettivi di questa “connessione in preghiera” sono diversi, come spiegano gli organizzatori del Centro Missionario diocesano: «Mantenere vivo il legame con la diocesi di origine in ciascuno dei missionari, incrementare nella nostra diocesi il legame con i propri fratelli missionari ma soprattutto con le persone, semplici, a volte poverissime, che vivono in quelle comunità e che sono chiamate ad essere, con noi e come noi, discepoli e testimoni dell’unico Maestro. Crediamo sia davvero un bel modo per iniziare il nuovo anno nel segno dell’affetto e della stima per le nostre comunità cristiane e confidiamo nell’accrescimento del numero delle comunità parrocchiali della nostra diocesi che vorranno inserirsi, in futuro, in questo circuito che apre il cuore  e la mente e richiama il dovere dell’annuncio».

TeleRadio Cremona Cittanova
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