In Seminario con il Vescovo l’annuale festa dell’Associazione familiari del clero

Nell'occasione sono state consegne le pergamene a quei Familiari che da 25 anni sono a servizio dei loro preti, ordinati nel 1994

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Nella giornata di martedì 26 marzo si è svolta in Seminario l’annuale festa dell’Associazione familiari del clero, cui ha partecipato anche il vescovo Napolioni presiedendo la celebrazione eucaristica. I partecipanti sono stati più numerosi del solito in occasione di questo momento che ha concluso, per quest’anno, la serie di incontri formativi che con cadenza mensile si tengono presso il Seminario.

La giornata si è aperta con il momento dell’accoglienza in cui, ancora una volta, non è mancata la consueta dimostrazione di affetto e attenzione da parte del Seminario.

L’incontro è proseguito con la preghiera delle Lodi mattutine che hanno disposto lo spirito all’ascolto della meditazione condotta dall’assistente don Giorgio Ceruti che durante gli incontri di quest’anno ha fatto gustare la bellezza dei doni dello Spirito Santo. L’incontro del 26 marzo aveva per tema il dono della Fortezza che sostiene le debolezze dell’uomo: difficoltà nelle relazioni, rallentamento e stanchezza psicologica nella vita interiore, tentazione di cedere nelle prove che comunque la vita riserva.

Sono seguite le confessioni, per chi ha voluto approfittarne in preparazione alla Pasqua.

A fine mattinata, il Vescovo ha raggiunto il gruppo per la celebrazione della Messa, che ha concelebrato con i sacerdoti presenti. Nell’omelia mons. Napolioni ha incoraggiato a proseguire la partecipazione all’Associazione, senza intimorirsi della piccolezza del gruppo.

Al termine della celebrazione il Vescovo, con la sua presenza, ha dato particolare solennità alla sia pur breve cerimonia di consegna delle pergamene a quei Familiari che da 25 anni sono a servizio dei loro preti ordinati nel 1994. Erano presenti entrambi i genitori di don Bruno Bignami e quelli di don Angelo Ruffini; non ha potuto essere presente la mamma di don Maurizio Ghilardi; i genitori di don Roberto Pasetti sono invece già morti da tempo.

Il Vescovo poi, con la sua consueta affabilità, ha incontrato e salutato ciascuno dei presenti.

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