In Lombardia una Consulta regionale per il dialogo interreligioso

Istituita come organismo di consultazione e confronto, comprende esponenti delle diverse religioni: tra i rappresentanti della Chiesa cattolica anche il cremonese don Federico Celini

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Nasce in Lombardia una Consulta regionale “per l’integrazione e per la promozione del dialogo interreligioso». La delibera arrivata in Giunta regionale prende le mosse da una legge regionale del 1989 (La Lombardia per la pace e la cooperazione allo sviluppo), poi rivista nel 2019, con il testo che prevedeva formalmente l’istituzione di una Consulta: secondo quanto stabilito nel 2019, “è istituita presso la Giunta regionale, senza oneri a carico del bilancio regionale, la Consulta regionale per l’integrazione e la promozione del dialogo interreligioso, di seguito denominata Consulta, quale organismo di consultazione e confronto, anche con gli enti locali, in relazione all’attività della Regione negli ambiti d’intervento – già sopra citati -, nonché di studio delle tradizioni religiose e delle relazioni tra le religioni».

Della Consulta faranno parte rappresentanti di molte comunità religiose: la Chiesa cristiana cattolica, le Chiese cristiane ortodosse, cristiane protestanti, cristiane copte; comunità islamiche ed ebraiche, comunità buddhiste, induiste e sikh.

Il Vescovo delegato per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Lombarda, monsignor Maurizio Malvestiti, ha proposto ai Vescovi lombardi di nominare, quali delegati della Chiesa cattolica al Tavolo della Regione, monsignor Luca Bressan, vicario episcopale e presidente della Commissione diocesana Ecumenismo e Dialogo, e don Federico Celini, responsabile della Diocesi di Cremona per la Pastorale ecumenica, in carica per un quinquennio.

La delibera regionale stabilisce che, per favorire il confronto con gli enti locali, potranno partecipare alle riunioni, pur non facendo parte della Consulta stessa, sia un rappresentante dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), sia uno dell’Unione delle Province, oltre a dirigenti delle strutture regionali di volta in volta interessati in relazione agli argomenti trattati.

Su richiesta della Giunta regionale, la Consulta si esprimerà sulla “definizione e attuazione di interventi concernenti politiche di integrazione per le quali assumono particolare rilievo le pluralità di orientamento religioso in materia di servizi sociali e sociosanitari, istruzione e formazione professionale, pari opportunità e politica per la famiglia, politiche attive del lavoro”.

TeleRadio Cremona Cittanova
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