In duecento a pregare per le vocazioni sacerdotali

Martedì 25 aprile, in Seminario, si è tenuto il consueto incontro dei gruppi «Rosario perpetuo» e «Fortes in fide»

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Oltre duecento persone hanno partecipato, nel pomeriggio di martedì 25 aprile, festa liturgica di San Marco evangelista, all’annuale incontro di preghiera e fraternità promosso dal Seminario e dal Centro Diocesano Vocazioni per tutti i gruppi parrocchiali di preghiera per le vocazioni. Negli anni Sessanta del secolo scorso, l’allora direttore spirituale mons. Mario Bassi, ebbe la felice intuizione di fondare i gruppi «Rosario perpetuo» per le donne e «Fortes in fide» per gli uomini che ancora oggi si ritrovano periodicamente per impetrare da Dio «numerose, sante e perseveranti» vocazioni alla vita consacrata.

I diversi gruppi giunti a partire dalla ore 14 sono stati accolti nel grande cortile del Seminario da alcuni stand: quello del magazine «Chiesa in Cammino» per il rinnovo degli abbonamenti, quello dei fiori e della lotteria il cui ricavato è stato destinato alle missioni.

Alle 14.30 don Davide Schiavon, nuovo incaricato di pastorale vocazionale, ha guidato, nella grande cappella superiore, la preghiera del Rosario e al termine ha esortato i vari gruppi a promuovere nelle parrocchie degli incontri di spiritualità e di riflessione con l’équipe del CDV.

A seguire è stata celebrata una solenne Eucaristia presieduta dal rettore, don Marco D’Agostino e concelebrata da don Maurizio Lucini, direttore spirituale, da don Francesco Cortellini, vicerettore e dallo stesso don Schiavon. Serviva all’altare don Nicola Premoli, il diacono originario della parrocchia di Covo, che il prossimo 10 giugno sarà ordinato sacerdote dal vescovo Napolioni in Cattedrale.

I canti sono stati eseguiti dal coro «San Pio V» di Soncino diretto e accompagnato all’organo dal maestro Roberto Grazioli. La stessa compagine alla fine ha offerto un piccolo concerto con canti della tradizione mariana proposti a più voci : tra i più apprezzati «Nome Dolcissimo», l’inno della Madonna di Caravaggio e quello della Madonna di Lourdes.

Nell’omelia don D’Agostino ha ringraziato quanti pregano quotidianamente per le vocazioni e ha ricordato che, sull’esempio di San Marco, ogni cristiano deve essere un evangelizzatore entusiasta e convinto. Ha quindi esortato ad avere fiducia in Dio nonostante le avversità della vita: «San Pietro al termine della sua lettera, che abbiamo appena ascoltato, ci ricorda che il Signore ha cura di ciascuno di noi. Egli non ci abbandona, ma ci guida e ci protegge».

 

Il pomeriggio di festa è proseguito all’esterno con una merenda condivisa durante la quale rosarianti e fortes in fide hanno potuto dialogare con i superiori del Seminario e con i giovani che si stanno incamminando verso il sacerdozio ministeriali. Tra questi anche Arrigo Duranti, di quarta teologia, che il prossimo 1° giugno, in Seminario, riceverà il ministero dell’accolitato.

La giornata si è conclusa con l’estrazione dei biglietti della lotteria e l’arrivederci al prossimo anno.

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