In Cattedrale il Pordenone sotto una nuova luce

Grazie ai corpi illuminanti installati con il contributo della Banca di Piacenza

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In foto gli affreschi del Pordenone con la nuova illuminazione

Nuova luce per i dipinti di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone (Pordenone 1483 – Ferrara 1539), nella Cattedrale di Cremona. Gli affreschi che terminano il ciclo cinquecentesco della navata centrale, posti in questi mesi all’attenzione grazie alle molteplici iniziative promosse nell’ambito dell’evento “Salita al Pordenone” in corso nella basilica di S. Maria di Campagna di Piacenza, possono ora essere ammirati letteralmente sotto una nuova luce grazie all’installazione di un nuovo sistema di illuminazione.

La realizzazione, curata dall’architetto Eva Balestreri, e finanziata nell’acquisto dei corpi illuminanti dalla Banca di Piacenza, permette di rendere maggiormente fruibili gli affreschi della controfacciata (Crocifissione, Deposizione e compresa la Risurrezione del Soiaro), insieme agli ultimi tre arconi di destra e alla pala del canonico Giacomo Schizzi.

L’illuminazione sarà utilizzata in modo temporaneo sino al 10 giugno, quando si concluderanno le visite che sino alla quella data sono organizzate ogni sabato alle 12 per scoprire i tesori architettonici e artistici del Duomo, con particolare attenzione proprio alle opere del Pordenone. Leggi per saperne di più

Non solo, in occasione delle celebrazioni dedicate al Pordenone, l’associazione culturale CrArT, la Diocesi di Cremona e l’associazione Cremona Sotterranea presentano “Pordenone visto dai matronei”: Per cinque domeniche, da aprile e giugno, è possibile accedere al matroneo sud della Cattedrale di Cremona per ammirare “in quota” il meraviglioso affresco della controfacciata realizzato dal pittore friulano nel 1520. Le visite nelle cinque domeniche dell’8 e 22 aprile, 13 e 27 maggio, concludendo il 10 giugno sono già tutte occupate, per questo si sta pensando di introdurre altre domeniche in giugno (il 17 e il 24). Leggi per saperne di più

La sperimentazione di questo progetto illuminotecnico, coordinato dall’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della Diocesi diretto da don Gianluca Gaiardi, servirà anche per valutare una possibile estensione anche alla restante parte della navata centrale.

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