Il vescovo Scampa in Cattedrale nel sedicesimo anniversario della sua ordinazione episcopale

Il vescovo brasiliano originario di Scandolara Ripa d'Oglio a fine gennaio compirà 75 anni

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Nel tardo pomeriggio di sabato 5 gennaio è stato ricordato in Cattedrale il sedicesimo anniversario dell’ordinazione episcopale di mons. Carmelo Scampa, originario di Scandolara Ripa d’Oglio, e dal 2003 pastore della Chiesa di  São Luís de Montes Belos in Brasile. Il vescovo d’origine cremonese ha presieduto la Messa delle 18, già nella solennità dell’Epifania.

Ad affiancarlo il parroco della Cattedrale, mons. Alberto Franzini, suo compagno di Messa. Proprio in ricordo della loro ordinazione, avvenuta in Cattedrale il 27 giugno 1971 per mano del vescovo Danio Bolognini, mons. Scampa ha utilizzato il pastorale del vescovo bolognese che ha retto la Chiesa cremonese dal per vent’anni, dal 1952 sino alla morte.

Alla celebrazione erano presenti anche alcuni rappresentati delle comunità di S. Pietro al Po e del Boschetto. Come ogni anno, nei giorni di permanenza in Italia, mons. Scampa celebrerà l’Eucaristia in diverse parrocchie della diocesi cui è legato. Un modo con il quale il vescovo brasiliano, oltre a rinsaldare rapporti di amicizia, intende ringraziare per l’accoglienza e la solidarietà che i cremonesi non hanno mai voluto fargli mancare duranti gli anni del suo episcopato.

Mons. Scampa a fine gennaio compirà 75 anni: secondo il canone 401 del Diritto canonico dovrà dunque presentare la rinuncia al proprio ufficio al Papa, che provvederà dopo aver valutato ogni circostanza.

 

Biografia e attività pastorale di mons. Scampa

Mons. Carmelo Scampa è nato a Scandolara Ripa d’Oglio (CR) il 27 gennaio 1944. Ordinato presbitero il 27 giugno 1971 è stato vicario a San Bernardo in città e poi a San Daniele Po. Nel 1977 è partito come missionario CEIAL per il Brasile dove è rimasto fino al 1989 quando è rientrato in diocesi per assumere l’incarico di parroco di Villarocca e direttore del Centro diocesano vocazioni.

Nel 1990 è tornato in Brasile come sacerdote “fidei donum” ricoprendo incarichi sempre più prestigiosi, tra i quali quello di Segretario della Conferenza episcopale del Centro-Ovest.

Eletto vescovo di Saõ Luis de Montes Belos (Brasile) il 30 ottobre 2002 è stato ordinato il 5 gennaio 2003. Alla liturgia prese parte anche mons. Lafranconi insieme a una nutrita delegazione cremonese. Questa Chiesa conta quasi 300mila abitanti (di cui oltre il 70% battezzati) sparsi su un territorio di oltre 42.500 chilometri quadrati.

Dom Scampa, grazie agli aiuti della Chiesa Italiana, nel 2004 ha costruito il Seminario minore e nel 2006 quello maggiore. Grazie a una seria e incisiva pastorale vocazionale oggi i preti di dom Scampa sono quasi tutti brasiliani e di giovane età.

Negli anni l’impegno del Vescovo d’origini cremonesi è stato anche per la formazione dei laici, in modo particolare dei catechisti, al fine di contrastare l’opera di proselitismo di predicatori pseudo-evangelici che illudono le persone anche con il miraggio di aiuti materiali. Dal 2004 nelle 5 regioni pastorali sono attive le scuole bibliche, replicate anche a livello parrocchiale.

Altro fronte d’impegno quello per il contrasto della piaga della droga: nelle due visite pastorali svolte negli anni, in tutte le parrocchie è emersa una grande preoccupazione per il problema della tossicodipendenza. Allora è maturata l’idea di edificare una casa di recupero per offrire una nuova prospettiva di vita a chi dipende da queste sostanze. Così la diocesi di São Luís de Montes Belos ha acquistato, a circa 20 km da São Luís, un’azienda agricola di oltre 33 ettari per permettere agli ospiti di provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Proprio per aiutare a sostenere questa spesa è venuto in aiuto la generosità dei cremonesi con l’Avvento di Fraternità 2011. Il cantiere della struttura è stato visitato dal vescovo Dante Lafranconi, durante la sua permanenza a São Luís, prima della Gmg di Rio de Janeiro, nel luglio 2013. La casa di recupero – inaugurata ufficialmente nel settembre 2014 – è stata voluta come segno concreto della preoccupazione della Diocesi verso il problema della droga in un particolare anniversario: i cinquant’anni della fondazione della diocesi.

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