Ci accorgiamo della rigenerazione che passa dalle prove, piccole e grandi, della nostra vita? Provocate dalla domanda posta dal tema della giornata, numerose coppie si sono trovate pomeriggio di martedì 1° maggio presso Cascina Moreni, a Cremona, per partecipare al convegno organizzato dall’associazione Famiglia Buona Novella, occasione per riscoprire come il Signore rinnova il nostro quotidiano se ci lasciamo illuminare dall’incontro con la Parola di Gesù.
Ad accompagnare in questa riflessione sono stati il vescovo Antonio Napolioni e i coniugi Lana con la loro testimonianza di perdono nei confronti degli assassini di loro figlio Sergio, ucciso in Bosnia insieme a Fabio Moreni nel 1993.
I coniugi Lana, Augusto e Franca, hanno portato e raccontato il loro percorso di vita in clima di familiarità con una intimità e una comprensione profonda che li ha portati a schiudere il loro cuore, con un racconto toccante, trovando parole che sono andate dritte al cuore del pubblico presente. Parole che hanno saputo trasmettere la difficoltà, il dolore ma mai la disperazione o la rassegnazione, specchio della loro fede profonda ma semplice. Testimonianze di genitori che ricordano il figlio Sergio, ucciso in Bosnia mentre portava aiuti umanitari, ma che per mamma Franca non è morto: “Per me è vivo, lo sento vivo”. La vita che vince la morte, la speranza e la fiducia che vincono la disperazione, il perdono che vince l’ odio. Un racconto fatto di momenti intensi di commozione ma anche di tanti sorrisi. Dai volti di questi genitori traspira la serenità la certezza della fede in un Dio che vede oltre, che non tradisce ma che dona il meglio.
Ascolta la testimonianza dei coniugi Lana
Nel momento conclusivo il Vescovo Napolioni ha suggerito molti spunti di riflessione sul tema, sottolinenando di come sia stata bello questa testimonianza di vita vissuta, condivisione di un’esperienza in cui, pur nell’ordinarietà della vita famigliare, ogni coppia ha potuto riconoscere i propri momenti di deserto ma anche di rigenerazione.
Ascolta la riflessione del vescovo Napolioni
Il calore è derivato dall’accoglienza attenta e frizzante fatta dall’associazione Famiglia Buona Novella che ha fatto sentire “a casa” i tanti volti nuovi e ha saputo coinvolgere piacevolmente anche i numerosi bambini.
Al termine dei lavori sono state presentate alcune nuove iniziative che Famiglia Buona Novella ha posto in campo nel corso dell’anno cui è seguita un’abbondante aperi-cena dove, con gioia, i partecipanti hanno potuto continuare nel dialogo e nell’ascolto reciproco.
