Il Vescovo in vista a Casa Paola

Venerdì a Rivarolo del Re accolto da padre Zambotti mons. Napolioni ha potuto conoscere una delle realtà de “La Tenda di Cristo”

image_pdfimage_print

Nel caldo e soleggiato pomeriggio di venerdì 17 marzo il vescovo Antonio Napolioni a Rivarolo del Re ha fatto visita a Casa Paola, dell’associazione onlus “La Tenda di Cristo”, che si propone di accogliere bisognosi, collocandoli in specifiche comunità. Esistono diverse sedi dislocate sul territorio.

Immersa nella campagna cremonese, Casa Paola è un’ex cascina fatiscente rimessa a nuovo, dove sono accolti quanti sono vissuti da varie solitudini. Con 65 posti disponibili, è un punto di ferimento per emergenze, profughi, abbandonati, sfrattati e altre situazioni di particolari necessità e povertà.

Accompagnato dal segretario don Flavio Meani, mons. Napolioni è stato calorosamente accolto dal responsabile, padre Francesco Zambotti, dalla vice responsabile, Pierangela Cattaneo, dal parroco del paese, don Luigi Pisani, e dal sindaco di Rivarolo del Re, Marco Vezzoni.

Come prima tappa, il Vescovo è stato invitato nella chiesetta. A far da cicerone padre Francesco. Subito dopo, la visita all’adiacente sala riunioni dove si fa scuola ai ragazzi e vengono svolti corsi e laboratori; sulla parente la gigantografia della professoressa Paola, originaria di Como ma insediata a Cremona, morta a poco più di sessanta anni a causa di un tumore al sangue, alla quale, per la sua forte spiritualità, è stata dedicata la struttura.

La visita è proseguita lungo il porticato esterno adiacente all’infermeria, alla direzione e alle stanze private, sotto lo sguardo dei presenti, tra sorrisi, carezze, parole di saluto, presentazioni, abbracci e strette di mano con bambini, donne, giovani e anziani. Sino a raggiungere la sala mensa con la cucina, dove è stato donato al Vescovo un pacchettino contenente una collana azzurra. L’anziana mascotte della Casa, Franchina Cocchetti, ha letto un’applaudita lettere di benvenuto. Dopo una fugace merenda, mons. Napolioni si è messo alla prova sfidando alcuni giovani profughi al bigliardino.

Successivamente la visita all’ex Silos intitolato “Tenda della Luce”, divenuto, grazie al lavoro di volontari edili, un luogo di ritiro spirituale: al primo piano cucina e bagno, al secondo la cappella per l’orazione. Qui, dopo aver salito la stretta scala a chiocciola in legno, il Vescovo ha sostato in preghiera.

«La benedizione di Dio onnipotente scenda su questa comunità colorata, su tutti i volontari e sulle famiglie che qui s’incontrano». Con parole piene di fiducia e speranza per il futuro, una volta ritornato in cortile, sotto il porticato, il vescovo Napolioni ha salutato tutti i presenti dopo la recita comunitaria del Padre Nostro.

Il Vescovo ha quindi proseguito la visita all’adiacente comunità famiglia per malati di Aids “Tenda 3”, alla casa famiglia che accoglie bambini malati di Aids o in qualunque caso di necessità “Tenda 8 Speranza”. Infine tappa a San Giovanni in Croce alla Comunità Terapeutica per Tossicodipendenti e Alcolisti “Tenda 2”.

Giulia Orlandi

Photogallery

Facebooktwittermail