Il Vescovo Antonio in visita alla casa-albergo “Maria Immacolata” di Calvenzano

Il presule ha incontrato tutti gli ospiti e poi prima di partire ha fatto tappa alla locale sede degli Alpini

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A distanza di una decina di giorni dalla Messa che ha celebrato a fine maggio in occasione del restauro della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, il vescovo Antonio è tornato sabato mattina (4 giugno) a Calvenzano per fare visita, in questo suo secondo appuntamento con il paese della cooperazione, agli ospiti e ai consiglieri d’amministrazione della casa-albergo “Maria Immacolata”. Puntualissimo, mons. Napolioni è giunto in via Brassolino alle 10, come da protocollo. Ad accoglierlo, il presidente della casa-albergo Carlo Viganò, i consiglieri d’amministrazione, il vicesindaco Fabio Ferla, il parroco di Calvenzano don Franco Sudati ed il collaboratore della parrocchia cremonese di Sant’Agostino don Giuseppe Ferri, sacerdote calvenzanese presidente della Fondazione proprietaria dell’immobile che ospita la casa-albergo.

Un primo incontro fra il vescovo e gli ospiti è avvenuto nella chiesetta della “Maria Immacolata”. “Il vostro –ha detto- è un luogo di riposo ma mi raccomando, fate che sia anche un luogo di parola. Anzi, metteteci tante parole, tenendo sempre presente che una parola, quella del Signore, è sempre la più importante”. Con gli ospiti il vescovo ha pregato, rivolgendosi soprattutto alla Vergine in quello che era il giorno della ricorrenza del Cuore Immacolato di Maria: “Aiutaci –ha detto- ad essere salvatori, assieme a Gesù, di tutti i nostri fratelli”.

A nome della casa-albergo è stato don Giuseppe Ferri a pronunciare il discorso di saluto al vescovo: “Lo scorso 31 marzo, Eccellenza, lei ha firmato in fiducia, la nomina dei nuovi amministratori della nostra struttura e adesso è bello che li conosca di persona. Grazie per la sua presenza, grazie di prendere atto di un’opera caritativa della nostra diocesi”. Don Ferri ha raccontato brevemente la storia della “Maria Immacolata”. “Fondata nel 1954 in un locale con quattro stanze situato in centro al paese –ha spiegato- da alcune donne dell’Azione Cattolica fra le quali Battistina Viganò, nel 1958 si è trasferita nell’attuale posizione. Nel 1968 è stato aggiunto un secondo lotto e poi, recentemente, un terzo”.

Dopo aver salutato gli ospiti della casa-albergo presenti in chiesetta (dove tutti i giorni viene celebrata una messa grazie al contributo di don Gianpietro Rossetti, collaboratore parrocchiale di Caravaggio e di Calvenzano), mons. Napolioni è stato accompagnato a visitare tutta la struttura, salutando di volta in volta i vari ospiti che incontrava. Con alcuni di loro, nella saletta al secondo piano, ha intonato una canzone “La Montanara”.

Terminata la visita in casa-albergo il vescovo è stato accompagnato in via Misano, presso la chiesetta dell’Oratorio dell’Assunta, gioiello artistico ed architettonico della Bassa Bergamasca. Ad attenderlo c’erano le penne nere del locale gruppo alpini, che custodiscono il piccolo luogo di culto, riportato alcuni anni fa all’antico splendore. Il vicesindaco Ferla ha fatto da cicerone illustrando la storia e le particolarità dell’edificio. E visto che c’era, per la felicità degli alpini, monsignor Antonio si è fermato presso la loro sede, situata nella parte retrostante del complesso dell’Assunta.

f.c.

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