Il Vescovo a Pizzighettone per la Festa dell’Oratorio

Una serata di domande e risposte "guadagnate" in continue "sfide" tra i giovani e mons. Napolioni

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Serata decisamente insolita quella di giovedì 8 settembre alla Festa dell’Oratorio di Pizzighettone. L’annuale appuntamento che riunisce le parrocchie della neonata unità pastorale per serate di spettacoli, musica e animazione rivolte a bambini, ragazzi e giovani all’inizio dell’anno oratoriano ha visto, infatti, la presenza del vescovo Antonio Napolioni.

«L’idea di questo incontro – spiega il vicario, don Andrea Lamperti Tornaghi – è nata dal desiderio, espresso in più occasioni dal nostro vescovo, di mettersi in ascolto dei giovani e dialogare con loro».

Una possibilità che mons. Napolioni ha però dovuto “guadagnarsi” nella serata pizzighettonese. Il campo da basket dell’oratorio Piergiorgio Frassati di Roggione, infatti, si è trasformato in un vero e proprio terreno di sfida tra il vescovo e alcuni rappresentanti dei giovani presenti.

Al termine di ogni match, come spiegato da Nazzarena Bassini e Gianmarco Corbari, che hanno presentato e condotto la serata, il vincitore avrebbe “guadagnato il diritto” di porre una domanda all’interlocutore. Così, tra sfide a calcio, panini con la nutella, nodi da sciogliere, scarponi da allacciare e sacchi a pelo da riavvolgere, adolescenti e giovani dell’unità pastorale hanno posto i loro quesiti.

Che cosa è fondamentale in oratorio, come ambienti e come proposta educativa? Durante il Grest si sperimenta un entusiasmo particolare: come fare a portare lo stesso entusiasmo anche nelle altre attività dell’oratorio? Che ruolo la Chiesa è disposta a “cedere” ai laici nell’attuale contesto culturale con sempre meno sacerdoti?

Martina, una giovane che nella scorsa estate ha compiuto il Cammino di Santiago, parlando della propria esperienza ha sottolineato come questa proposta attiri molte persone, credenti e non. Infine ha posto la sua domanda: come rendere «attraenti» le proposte della Chiesa e degli Oratori per i giovani oggi?

Il vescovo Antonio si è intrattenuto dialogando con gli adolescenti e i giovani presenti, rivolgendo loro alcune domande. «Perché sei qui, in Oratorio, questa sera?», ha chiesto a Filippo, ventenne studente universitario. «Come si può rendere i preti contenti e perché lo devono essere (e lo sono!) anche quando gli oratori sono vuoti?», è stata la domanda per Camilla, sedicenne, che ha sfidato il vescovo in una gara canora. E ancora: «Qual è l’immagine di Chiesa che avete in testa? Se dovreste provare a disegnarla, cosa disegnereste?», rivolgendosi a tutti i giovani presenti.

La serata, iniziata con un happy hour in musica, si è conclusa all’ombra del Santuario dedicato alla Beata Vergine di Roggione. Volgendo lo sguardo a Maria, il Vescovo ha invitato tutti i presenti a seguirne l’esempio per essere “sale della terra” e “luce del mondo” (Mt 5,13-14).

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