Il Vescovo agli animatori del Grest della Zona 2: «Voi siete le mani del Signore, siete la sua bocca»

Oltre duecento ragazzi la sera di lunedì 6 giugno si sono ritrovati insieme a mons. Napolioni al Santuario della Madonna del Riposo di Pandino per momento di preghiera sul tema della spiritualità dell’animatore

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Oltre duecento ragazzi degli oratori della zona pastorale 2 si sono ritrovati lunedì 6 giugno, in serata, presso il Santuario della Madonna del Riposo, a Pandino. Ospite d’onore il vescovo Antonio, che ha voluto condividere con gli educatori il momento di preghiera sul tema della spiritualità dell’animatore nell’ambito dei Grest che ormai stanno per iniziare.

Dopo l’introduzione di don Daniele Rossi, vicario di Agnadello, la preghiera è stata guidata da don Pierluigi Fontana, vicario di Casirate, e ben animata con i canti del coretto di Arzago d’Adda.

I ragazzi sono stati guidati dalla riflessione e dalla preghiera a scoprire che il loro ruolo non è solo quello di organizzare giochi, gite, momenti di svago, e che la loro missione non si esaurisce neppure in una mera attività educativa. Il loro ruolo è quello di fratelli maggiori che possono aiutare i bambini e i ragazzi che partecipano al Grest a diventare grandi nella vita e nella fede. Un educatore non può dimenticare di avere anche la responsabilità di trasmettere la fede, mediante gesti e parole: ogni animatore del Grest sa che la sua bocca può diffondere valori, le sue mani posso contribuire a costruire grandi cose.

Dopo la lettura del brano di Vangelo in cui si narra della missione dei 72 inviati da Gesù, il vescovo Antonio ha preso la parola, spronando i ragazzi a prendere coscienza del loro ruolo importante. «Vi ammiro – ha detto il vescovo, rivolgendosi direttamente ai ragazzi – perché avete il coraggio di stare con i bambini oggi, in un tempo così difficile. Voi siete le mani del Signore, siete la sua bocca: prestate a lui le vostre mani e le vostre bocche, perché lui agisca e parli attraverso di voi».

E pensando a quanto impegno mettono questi ragazzi in un tempo così lungo in cui potrebbero anche fare altro, li ha spronati a fare della loro vita un capolavoro, rispondendo alla loro vocazione, aderendo al progetto di Dio: «Come la volete la vostra vita, ragazzi? Volete una vita spesa tutta su un divano? Dobbiamo fare un falò con i nostri divani, che rappresentano la pigrizia del nostro mondo, della nostra società. Voi animatori, con le vostre attività, dite il vostro entusiasmo e la vostra voglia di fare, siete un esempio, per tanti vostri coetanei, per tanti adulti. Voi davvero vi date da fare! Quello dell’animatore non è un mestiere: l’animatore ci mette l’anima. Ecco il premio dell’animatore: realizzare in pienezza il progetto di amore di Dio. Il Grest è di un’importanza assoluta, per realizzare un mondo diverso, capace di sconfiggere la pigrizia ed esaltare la voglia di giocarsi».

Concludendo, il vescovo Antonio ha invitato i ragazzi a pensare, almeno per qualche minuto, ogni giorno, al loro rapporto con Dio: «Durante il Grest ritagliatevi due minuti al giorno, entrate in cappella, nella chiesa del vostro paese, e chiedete direttamente al Signore di saper mettere a frutto il seme che egli ha posto dentro ciascuno di voi. Diteglielo, ogni giorno, nella vostra preghiera: Grazie Signore, sono qui per te, porto te: e allora sì che sarà un’estate alla grande!».

Al termine dell’incontro, i giovani e i ragazzi dell’oratorio di Pandino hanno voluto offrire ai loro amici un semplice rinfresco nel giardino del Santuario, occasione preziosa anche per uno scambio di saluti prima di avventurarsi nel grande viaggio del Grest “Perdiqua”.

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