Il Papa negli Emirati Arabi firma lo storico documento sulla fratellanza umana

Francesco e il grande imam di Al-Azhar sottoscrivono un testo che richiama il ruolo delle religioni nella ricerca della pace, nella difesa della vita e della dignità di tutte le persone

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“Adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio”. Sono i tre principi del documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, firmato dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar al termine dell’incontro interreligioso al Founder’s Memorial di Abu Dhabi, subito dopo il primo discorso del Papa negli Emirati Arabi Uniti.

Scarica qui il testo del documento sulla fratellanza umana

“Noi – credenti in Dio, nell’incontro finale con Lui e nel Suo Giudizio –, partendo dalla nostra responsabilità religiosa e morale, e attraverso questo Documento, chiediamo a noi stessi e ai Leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale – si legge nel testo – di impegnarsi seriamente per

diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente, e di porre fine alle guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che il mondo attualmente vive”.

 

L’estremismo religioso e nazionale e l’intolleranza hanno prodotto nel mondo, sia in Occidente sia in Oriente, ciò che potrebbe essere chiamato i segnali di una ‘terza guerra mondiale a pezzi'” aggiungono il Papa e dal Grande Imam di al-Azhar. “Le forti crisi politiche, l’ingiustizia e la mancanza di una distribuzione equa delle risorse naturali – delle quali beneficia solo una minoranza di ricchi, a discapito della maggioranza dei popoli della terra – hanno generato, e continuano a farlo, enormi quantità di malati, di bisognosi e di morti, provocando crisi letali di cui sono vittime diversi Paesi, nonostante le ricchezze naturali e le risorse delle giovani generazioni che li caratterizzano”, si legge ancora nel testo:

“Nei confronti di tali crisi che portano a morire di fame milioni di bambini, già ridotti a scheletri umani – a motivo della povertà e della fame –, regna un silenzio internazionale inaccettabile”

Nel testo si definisce, inoltre “essenziale la famiglia, quale nucleo fondamentale della società e dell’umanità, per dare alla luce dei figli, allevarli, educarli, fornire loro una solida morale e la protezione familiare”:

“Attaccare l’istituzione familiare, disprezzandola o dubitando dell’importanza del suo ruolo, rappresenta uno dei mali più pericolosi della nostra epoca”

la denuncia, insieme all’invito a risvegliare il “senso religioso” tra i giovani, “per fronteggiare le tendenze individualistiche, egoistiche, conflittuali, il radicalismo e l’estremismo cieco in tutte le sue forme e manifestazioni”. La vita, si afferma infine, è “un dono che nessuno ha il diritto di togliere, minacciare o manipolare a suo piacimento, anzi, tutti devono preservare tale dono della vita dal suo inizio fino alla sua morte naturale”: “Perciò – scrivono i firmatari del documento –

condanniamo tutte le pratiche che minacciano la vita come i genocidi, gli atti terroristici, gli spostamenti forzati, il traffico di organi umani, l’aborto e l’eutanasia e le politiche che sostengono tutto questo”

“La libertà – si legge in un altro passaggio – è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione”. Per questo “la protezione dei luoghi di culto – templi, chiese e moschee – è un dovere garantito dalle religioni, dai valori umani, dalle leggi e dalle convenzioni internazionali. Ogni tentativo di attaccare i luoghi di culto o di minacciarli attraverso attentati o esplosioni o demolizioni è una deviazione dagli insegnamenti delle religioni, nonché una chiara violazione del diritto internazionale”.

E ancora:

“È un’indispensabile necessità riconoscere il diritto della donna all’istruzione, al lavoro, all’esercizio dei propri diritti politici”

una delle raccomandazioni del testo, in cui si esorta a proteggere la donna “dallo sfruttamento sessuale e dal trattarla come merce o mezzo di piacere o di guadagno economico”, interrompendo “tutte le pratiche disumane e i costumi volgari che umiliano la dignità della donna e lavorare per modificare le leggi che impediscono alle donne di godere pienamente dei propri diritti”. Fondamentale, inoltre, è tutelare il diritto dei bambini “a crescere in un ambiente familiare, all’alimentazione, all’educazione e all’assistenza”.

“Occorre condannare qualsiasi pratica che violi la dignità dei bambini o i loro diritti”, l’imperativo, unito a quello di “vigilare contro i pericoli a cui essi sono esposti – specialmente nell’ambiente digitale – e considerare come crimine il traffico della loro innocenza e qualsiasi violazione della loro infanzia”.

(fonte: Agensir)

 

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